LADISPOLI - Una tassa che aumenta, anche del 50% per alcuni utenti e una città sporca: erba alta sui marciapiedi, rifiuti abbandonati e non rimossi. Gli ingredienti per il malcontento dei cittadini ci sono tutti. Soprattutto se si pensa che quella appena arrivata nella cassetta postale degli utenti è solo l'acconto con il saldo che dovrebbe arrivare a fine anno e che non per tutti riserverà uno sconto. A cominciare da chi vive in grandi condomini (quasi la maggior parte dei residenti, soprattutto della zona centrale e vie limitrofe). «A fronte di un costo maggiore, il servizio di raccolta dei rifiuti non solo non è migliorato ma è nettamente peggiorato», tuonano i consiglieri d'opposizione Amelia Mollica Graziano e Ferdinando Cervo. Riflettori puntati al degrado visibile per le strade cittadine durante il periodo estivo: «Strade sporche, rifiuti per strada, servizi inesistenti».

Un esempio su tutti: via Duca degli Abruzzi, altezza piazza della Vittoria. Qui «spesso si trovano sacchi di immondizia abbandonati nella totale noncuranza dell'amministrazione. Per non parlare di Olmetto Monteroni abbandonato a se stesso». Una situazione non più tollerabile per i due consiglieri d'opposizione. «I nostri soldi delle tasse finiscono in eventi che durano pochi giorni, mentre i servizi essenziali vengono trascurati».

IL PD: «MAGGIORI COSTI E SERVIZIO SCARSO PER UN APPALTO CHE COSTA ALLA COMUNITÀ 8,5 MILIONI»

Problematica sollevata all'assessore all'Igiene urbana, Marco Pierini «ma che purtroppo rimane irrisolta». A fare da eco ai due consiglieri ci sono anche i colleghi del Partito democratico che parla di «un aumento non giustificabile con il solo adeguamento Istat del contratto di appalto» e non giustificato «nemmeno sulla base del servizio reso ai cittadini». Un servizio, il cui costo ammonta «a più di 8milioni e 500 mila euro. Un costo alto soprattutto in considerazione che in quasi tutte le zone della città il servizio reso è insoddisfacente: le spazzatrici non passano con la cadenza prevista; i marciapiedi sono sporchi e con erba alta al punto di non consentire il passaggio dei pedoni; i rifiuti abbandonati da cittadini poco civili restano per settimane al loro posto con il pericolo di problemi igienico sanitari».

A nulla sono valsi i tentativi del Pd di investire della problematica il primo cittadino. «E non può essere un alibi - sottolineano - l'aumento delle presenze estive perché nel capitolato di appalto questo aumento delle utenze era previsto e retribuito». E proprio i dem sollevano anche la questione relativa allo sconto in bolletta per l'attuazione della Tarip. Non a tutti applicabile. Una «vera beffa» che «i cittadini virtuosi (che fanno bene la differenziata) pagano come quelli che la differenziata non la fanno o la fanno male». E dal Pd annunciano «un esposto alle Autorità competenti affinché sia verificato il rispetto del capitolato di appalto e se siano stati effettuati pagamenti non dovuti alla ditta per eventuali servizi non resi».

I consiglieri del Pd tornano dunque a chiedere, nell'immediato «il rispetto dei servizi previsti nell'appalto e l'irrogazione delle sanzioni previste per eventuali inadempienze contrattuali: Ladispoli non può rimanere in questa situazione».

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