CIVITAVECCHIA – Il Partito Democratico di Civitavecchia ribadisce la sua ferma opposizione al progetto del porto turistico privato a Fiumicino, «un’opera – ha ribadito il segretario Enrico Luciani - che rappresenta un attacco diretto ai principi sanciti dalla legge 84/94. Questa legge, fondamentale per il nostro sistema portuale, tutela la portualità come risorsa pubblica, da valorizzare e gestire in modo armonico, per garantire benefici collettivi e non per favorire interessi privati».

Secondo i dem, dal punto di vista ambientale l’opera è “palesemente insostenibile”. «L’ecosistema costiero di Fiumicino, già fragile, verrebbe ulteriormente compromesso. Per la conformazione della costa – ha aggiunto Luciani - sarebbe necessario un dragaggio annuale di proporzioni enormi, con costi che non sono ancora stati chiariti nella ripartizione: saranno a carico dei cittadini per il beneficio di un privato? Inoltre, non si è fatto cenno a dove e come verrebbero smaltiti i materiali dragati, un aspetto che solleva gravi interrogativi sul piano ambientale e gestionale».

Un progetto, tra l’altro, legato al Giubileo, «ma la realtà è che, anche nella migliore delle ipotesi, non sarà completato prima del 2029. Si tratta dunque – ha ribadito - di un’opera che nulla ha a che vedere con le esigenze immediate legate all’evento, ma che invece persegue esclusivamente una logica di profitto privato, a scapito della portualità pubblica e del lavoro sul nostro territorio. Anche a Fiumicino sono numerose le voci contrarie, dai pescatori ai comitati locali, che denunciano l’inutilità e i danni di questa infrastruttura per l’economia locale e per l’ambiente. Inoltre, questo progetto viola palesemente la legge 84/94, non essendo inserito in un quadro normativo di riferimento per opere di questo tipo. È, di fatto, il tentativo di un privato di costruire un porto a uso e consumo esclusivo, in aperto contrasto con il principio di una portualità pubblica e integrata, che deve servire il bene comune e non interessi particolari».

Il Partito Democratico di Civitavecchia promette quindi di battersi «per tutelare il nostro porto, l’economia del territorio e il principio di una gestione pubblica e sostenibile delle infrastrutture portuali. Invitiamo le istituzioni competenti – ha concluso il segretario Luciani – a fermare questo progetto e a garantire che le decisioni in materia di portualità rispettino le leggi e i diritti di tutte le comunità coinvolte. Ci faremo promotori di questa istanza a tutti i livelli del Partito Democratico, finché non diventerà una battaglia nazionale di tutto il partito per la tutela del lavoro portuale e dell’ambiente del litorale».