PHOTO
CIVITAVECCHIA – Ancora dubbi sul futuro della gestione dei rifiuti a Civitavecchia. A sollevarle è il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Massimiliano Grasso, che ha presentato un’interrogazione urgente rivolta all’amministrazione Piendibene e, in particolare, all’assessore all’Ambiente Stefano Giannini.
Grasso chiede chiarimenti sulla reale ubicazione dell'impianto di compostaggio di rifiuti organici, dopo che è emerso che l’area individuata sarebbe nei pressi del quartiere Poligono del Genio, a ridosso di via dell’Immacolata. Una zona densamente popolata e che ospita numerosi istituti scolastici, tra cui la scuola dell’infanzia comunale, il liceo classico, lo scientifico e l’alberghiero.
«Un impianto di questo tipo – osserva Grasso – comporterebbe inevitabili disagi ai cittadini, a causa del traffico dei camion carichi di rifiuti organici e delle emissioni maleodoranti derivanti dalla lavorazione dei materiali». Secondo l’esponente di FdI, sarebbe stato più logico individuare un’area lontana dal centro abitato e dalle scuole, come inizialmente previsto con la localizzazione a Vigna Parsi.
Nell’interrogazione viene inoltre sottolineato come la società Mad abbia recentemente richiesto un ampliamento della discarica di Fosso Crepacuore, adiacente proprio a Vigna Parsi. Un intervento che, denuncia Grasso, «equivarrebbe alla realizzazione di una nuova discarica da 370.000 metri cubi, trasformando ancora una volta Civitavecchia nella pattumiera di Roma».
Alla luce di questi sviluppi, Grasso chiede all’amministrazione di chiarire se siano stati valutati i disagi per i residenti e le implicazioni sulla sicurezza e la salute pubblica; di specificare se l’avvio del nuovo impianto possa influire negativamente sulla causa ancora pendente al Consiglio di Stato riguardante il biodigestore della società Ambyenta Lazio; di prendere posizione sull'ampliamento della discarica di Fosso Crepacuore e su eventuali progetti per nuovi impianti di pretrattamento dei rifiuti; di spiegare infine se si intenda coinvolgere la Civitavecchia Servizi Pubblici (Csp) in un ruolo più attivo nella gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, oltre alla sola raccolta.