«Un partito in salute, in costante crescita. Da poco più di 100mila iscritti dello scorso anno, siamo passati quest'anno a 150mila». Così il segretario nazionale di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha salutato la folla di sindaci, amministratori, dirigenti di partito e simpatizzanti accorsa a Viterbo per l'inaugurazione, in piazza della Rocca, della sede provinciale degli azzurri. «Uno spazio che sia luogo di confronto, di ascolto in cui nascono le idee perché in un partito aperto ci possono essere anche delle discussioni ma si discute in questa sede non sui giornali» ha rimarcato il ministro. Una evidente tirata d’orecchi riferita ai recenti screzi interni che, per ironia della sorte, ha visto Giovanni Arena posizionato in prima fila davanti al palco.
Un luogo, quello inaugurato ieri, dedicato non solo al dialogo interno al partito. «Dobbiamo aprire le nostre sedi alle realtà economiche, produttive, imprenditoriali e sociali» ha affermato. E in tema organizzativo il leader forzista ha annunciato i congressi che si terranno in ogni singola provincia per eleggere i segretari comunali e una serie di manifestazioni «per prepararci al congresso europeo».
«Siamo ormai la seconda forza del centrodestra» ha proseguito Tajani e indicando la percentuale del 20% di consensi come obiettivo da raggiungere per i prossimi appuntamenti elettorali ha tenuto a sottolineare l’importanza di rafforzare la rete territoriale. «Valorizzare gli amministratori locali, prestare ascolto alle esigenze che emergono sul territorio e avere un forte radicamento per occupare quello spazio vuoto creatosi nel centro cercando di attrarre l’elettorato che è alla ricerca di una forza moderata, affidabile e rassicurante» la ricetta del segretario nazionale forzista che ha esortato il popolo azzurro: «Dobbiamo prepararci fin da adesso per le prossime sfide elettorali».
Tajani ha quindi posto l’accento sull’elettorato medio «che sta ringiovanendo. E se cresce il numero di giovani che si avvicina a Forza Italia significa che rappresentiamo la speranza. I sondaggi, seppur con piccole percentuali, ci danno in costante crescita e questo dimostra che la nostra casa ha fondamenta solide. Credo che abbiamo imboccato la strada giusta. Sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo del 20%» ha concluso.
A introdurre l'evento inaugurale Giuseppe Fraticelli, vice segretario provinciale, il quale ringraziando Tajani che «nonostante gli innumerevoli e gravosi impegni istituzionali è voluto essere in questa giornata a Viterbo» ha sottolineato come «l’impegno di dotarci di una ‘casa’ sia per ognuno di noi segno di stabilità e di crescita».
Alessandro Romoli, segretario provinciale, ha ringraziato per la massiccia partecipazione. «Con questa presenza abbiamo voluto far sentire ad Antonio Tajani tutto il nostro calore per l'impegno e il lavoro che sta svolgendo per il partito e per il Paese e anche la voglia di ognuno di noi di portare avanti i valori e il senso di appartenenza a Forza Italia. Testimoniati anche dai 1600 tesseramenti di quest'anno». «Siamo il centro del centrodestra» ha quindi evidenziato invitando poi i presenti a «far crescere e aprire il partito con un approccio, già messo in atto, che punta alla tutela e alla salvaguardia del nostro territorio sia dal punto di vista ambientale che scolastico».
E Francesco Battistoni, responsabile nazionale dell’organizzazione di Forza Italia, in merito all’apertura della sede a Palazzo Grandori, ha dichiarato: «Adesso in provincia di Viterbo abbiamo un nuovo punto di riferimento e di ascolto. Stare in mezzo alla gente, raccogliere le istanze e fornire risposte per noi è un focus prioritario». Ha quindi assicurato, a nome del locale popolo di Forza Italia: «Daremo una grande mano per raggiungere l'obiettivo del 20%».
Dopo il taglio del nastro, il ministro Antonio Tajani ha visitato la sede, articolata in diverse stanze - in quella più grande, di rappresentanza, spiccano le foto tra gli altri di Giulio Andreotti, Nando Gigli e Bettino Craxi - che si sviluppa su un’ampia superficie con annesso giardino.