CERVETERI - Da un lato la riduzione del limite di velocità da parte di Città Metropolitana a 30 km/h a causa della mancanza di fondi per poter riparare le arterie stradali che necessitano di interventi, anche urgenti. Dall'altra parte le altre strade del territorio in condizioni critiche e che da anni mettono alla prova gli automobilisti. A sollevare, ancora una volta, questo problema, con una interpellanza condivisa con i consiglieri Orsomando, Ramazzotti, Moscherini e Vecchiotti, è stato il capogruppo di FdI, Luigino Bucchi in consiglio comunale. Riflettori puntati, in particolare, su quelle strade extraurbane, ex Arsial «cedute teoricamente al comune di Cerveteri nel 1999». Si parla in sostanza di arterie ubicate a Pian della Carlotta, I Terzi, Casetta Mattei. Bucchi, durante il dibattito in aula, ha citato una lettera inviata da Arsial al Comune di Cerveteri nel 2011, l'Ente ha scritto come «la Regione Lazio ha tentato più volte di stabilire per legge il passaggio delle infrastrutture di trasformazione fondiaria agli enti locali, fino all'emanazione della legge regionale 7/99 che ne stabilisce, in forma ultimativa, il trasferimento coattivo ai Comuni. In ossequio alla richiamata legge regionale 7/99 - ha spiegato ancora Bucchi - Arsial ha disposto con proprie deliberazioni, di cedere ai comuni, a titolo non oneroso, tutte le infrastrutture stradali, tra le quali quelle ubicate nel comune di Cerveteri». Passaggio di proprietà ai quali i comuni «non possono rifiutarsi», proprio come non possono rifiutarsi di effettuare gli interventi di manutenzione necessari. Insomma, un rimpallo di responsabilità dove a rimetterci sono i cittadini «costretti a percorrere tutti i giorni queste strade che a distanza di 70 anni dalla loro realizzazione e nonostante leggi al riguardo - ha spiegato ancora l'esponente di Fratelli d'Italia - sono ancora oggetto di un continuo scaricabarile tra Arsial, Regione Lazio e amministrazione comunale che oltre a non rispondere alle petizioni, lettere e proteste dei cittadini, secondo l'assessore ai Lavori pubblici, per il momento non sarebbe intenzionata ad accollarsi la manutenzione». Insomma, si procederà solo con «l'urgente rattoppo di qualche buca qua e là». A questo va ad aggiungersi anche la decisione di Città Metropolitana di abbassare il limite di velocità da 70 a 30 km/h «creando ulteriore disagio agli utenti. Stessa situazione - ha concluso Bucchi - nei tratti di strada provinciale che attraversano i centri urbani dove la manutenzione è del comune che non intervenendo in tempi certi si è prontamente adeguato ai provvedimenti presi da Città Metropolitana di Roma abbassando i limiti di velocità a 30 km/h anche su quei tratti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA