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L'abbraccio di Niccolò Pisilli, 20 anni, e Stephan El Shaarawy, 32 anni (Foto pagina Facebook AS Roma)
Prima vittoria per Claudio Ranieri al suo ritorno sulla panchina della Roma e un’autentica boccata d’ossigeno per i capitolini, orfani dei tre punti da oltre un mese, dalla gara interna col Torino (terminata 1-0), quando a guidarli c’era ancora Ivan Juric. Il successo per 4-1 matura all’Olimpico sotto gli occhi di Ryan Friedkin, beccato dai fischi quando viene inquadrato sui maxi schermi. Gli uomini di Giampaolo non entrano, di fatto, mai in partita, finendo col venire travolti, nonostante il pari di Krstovic su calcio di rigore provocato da Saud, subentrato all’infortunato Celik, sul finire del primo tempo. In precedenza a portare avanti la Roma era stato Saelemaekers con un diagonale veleno che aveva baciato il palo prima di entrare in porta. Nel secondo tempo la Roma continua a macinare e passa al 53’ con Mancini che in tuffo batte Falcone su assist di El Sharaawy. Davanti orchestra Dybala nel ruolo di falso nueve, al posto dell’indisponibile Dovbyk. L’argentino è alla ricerca della forma migliore ma riesce a dare profondità alla squadra e fa salire gli esterni. Al 56’ Saelemaekers lascia il posto a Pisilli, rientrato dalla squalifica. All’ex Primavera bastano 10 minuti per fare centro, arrivando a rimorchio su passaggio di Saud. Corsa sotto la Sud e poi abbraccio al capitano Lorenzo Pellegrini, ancora in panchina per tutta la partita. La Roma gioca con maggiore tranquillità, sospinta dal pubblico. All’86’ arriva il quarto gol. Koné riceve palla in area, si crea lo spazio per il tiro e supera ancora Falcone. Nell’inedito match salvezza la Roma allunga proprio sul Lecce, salendo a 16 punti e raggiungendo Empoli e Torino in attesa dei match domenicali. Il Lecce resta invischiato nella lotta per non retrocedere: con 13 punti è sedicesimo in classifica, due punti sopra il Como, terzultimo.
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