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Le arti come veicolo di promozione del territorio e del fare rete tra Comuni della Tuscia, con il capoluogo Viterbo come traino. Oltre agli eventi che propongono nei vari ambiti - musica, teatro e libri - personaggi di caratura internazionale il Festival della Tuscia, realizzato su un’idea di Vittorio Sgarbi in qualità di assessore alla Bellezza del comune di Viterbo, è investito anche del ruolo di far conoscere le molte perle del patrimonio esistente nei vari paesi del nostro territorio. A iniziare dalla città dei Papi. Ieri il Festival della Tuscia è stato presentato nella sala d’Ercole di Palazzo dei Priori.
«E’ la seconda presentazione - ha sottolineato la sindaca Chiara Frontini - dopo la conferenza stampa nazionale tenuta mercoledì a Roma, presso il ministero della Cultura». Dopo il successo dell'edizione zero nel 2022, «quest’anno altri paesi hanno aderito al progetto del festival che si amplia anche con l’aggiunta degli ex Comuni di San Martino e Bagnaia. Una progettualità - ha rimarcato la prima cittadina - che sarà punta di diamante anche della proposta che stiamo preparando per la candidatura di Viterbo a capitale europea della Cultura».
Massimo Spada, direttore artistico del festival e musicista, ha illustrato il cartellone e i luoghi che ospiteranno la rassegna evidenziando «l’inserimento, rispetto alla scorsa edizione in cui era prevalente la musica, della sezione letteraria con 3 appuntamenti e di quella teatrale con 2 eventi». Oltre al capoluogo la kermesse farà tappa a Sutri, Bassano Romano, Tarquinia, Vitorchiano e Bolsena.
Il sipario sull'edizione di quest’anno si alzerà domani, 23 settembre presso il museo di palazzo Doebbing di Sutri con “Le campane di Dante”. Grande attesa poi a Viterbo per l’incontro con la scrittrice Barbara Alberti, domenica 24 settembre presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori, che sarà protagonista ironica e passionale di una conversazione su “L’amore è il mese più crudele”. Al termine si esibirà il tenore inglese Ian Bostridge, tra le voci cameristiche più raffinate del panorama internazionale. «Tre appuntamenti - ha evidenziato il direttore artistico - legati dal tema dell’amore».
Il 25 settembre Palazzo Cozza Caposavi, a Bolsena, ospiterà un trio di fisarmoniche pugliese - il Sirius Accordeon Trio - che proporrà composizioni contemporanee di Petri Makkonen, Krzysztof Olczak e Gyula Bánkövi e affronterà la rara musica di Alfred Schnittke. Il 28 settembre, presso il foyer del Teatro Unione, «cinema e territorio – ha sottolineato Spada – saranno al centro della conversazione, moderata da Fabio Canessa, con il regista Pupi Avati sulla presenza di vari luoghi della Tuscia come set di moltissimi film». Omaggio alla grande musica da film americana eseguito dall’Alma Saxphone Quartet, il 29 settembre a Vitorchiano nella chiesa di Sant’Amanzio. Molto atteso anche il recital della pianista di fama internazionale Beatrice Rana che si terrà il 30 settembre presso la basilica di Santa Maria della Quercia.Il 1 ottobre tappa a Tarquinia con un doppio appuntamento. A Palazzo Bruschi una matinée con un sestetto, formato dai migliori studenti della Scuola internazionale di musica, che si esibirà insieme al clarinettista Kevin Spagnolo. Protagonisti del concerto serale, al teatro comunale “Rossella Falk”, saranno invece la violinista Liya Petrova e il pianista Adam Laloum. Il 5 ottobre si torna a Viterbo dove, presso il teatro San Leonardo, Domenico Iannaccone porta sul palco “Che ci faccio qui?”, docu-serie neorealista andata in onda su Rai3. Il giorno successivo, sempre a Viterbo, il concerto del Quartetto Arod presso la fondazione Carovita a Palazzo Brugiotti. Nella terza e ultima delle conversazioni in programma, il 7 ottobre a Bassano Romano presso Villa Giustiniani, Dario Salvatori, Massimo Pistacchi e Fabio Canessa dialogheranno su “La musica ai tempi dello streaming”. In serata poi il concerto dell’ensemble composto da Massimo Spada, Chiara Sannicandro, Georgy Kovalev e Ludovica Rana.
L’evento conclusivo del festival, l’8 ottobre all’abbazia di San Martino al Cimino, sarà un omaggio al barocco italiano con l’ensemble Concerto de’ Cavalieri.
Il sottosegretario Vittorio Sgarbi, intervenuto in video collegamento, si è detto «orgoglioso che il festival sia nato da una mia idea per dare alla Tuscia eventi che sono all’altezza degli importanti luoghi che li ospitano». Ha poi annunciato che sarà presente a Bolsena il 25 settembre. «Tutti gli eventi - ha concluso la sindaca Frontini - sono a titolo gratuito per mettere su piazza un’offerta culturale alla portata di tutti».