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Il teatro è teatro. Sempre, al di là delle categorie con cui si cerca di etichettarlo e in cui viene declinato: professionale, amatoriale, integrato, sociale, ecc. Un assunto ripetuto e ribadito dagli intervenuti alla presentazione del festival nazionale di teatro Alberto Corinti. Particolarmente emozionato il vicesindaco e assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi, che ha conosciuto personalmente Alberto Corinti.
«Sognavo da decenni una rassegna che tenesse viva la memoria di un pioniere del teatro amatoriale di qualità. Abbiamo riportato Alberto, padre dell’attività teatrale viterbese, dove deve stare: al teatro Unione».
Parlando poi del festival ha sottolineato: «Una rassegna straordinaria al debutto, che vede l’impegno del Comune affinché si possa ripetere negli anni e sia volano di iniziative analoghe in tutta la Penisola». Chiosando con un «diffondete il verbo, fate sapere che il festival esiste».
Sulla stessa linea anche l’assessore alle Politiche sociali e giovanili Patrizia Notaristefano, la quale ha auspicato che si possa «riuscire a coinvolgere sempre più gente, perché il teatro è importante per la crescita della città».
Ad Angelo Felice Frateiacci, presidente dell'associazione culturale Villanova, ideatore e direttore artistico del festival e responsabile provinciale Unione Italiana Libero Teatro (Uilt), il compito di dettagliare il cartellone della kermesse che prenderà il via il 29 aprile e terminerà il 27 maggio. In programma sette spettacoli, un seminario-laboratorio e un incontro-dibattito.
Un mese di eventi che vedrà, grazie al patrocinio della Uilt, la partecipazione di numerose compagnie provenienti da tutta Italia. Il primo sipario, sabato 29 aprile alle ore 21, si alzerà su un classico della comicità: “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, portato in scena dalla compagnia salernitana Teatro dei Dioscuri.
Venerdì 5 maggio appuntamento alle ore 17 nel foyer dell’Unione per l’incontro-dibattito, sulla realtà e le prospettive terapeutiche del teatro sociale integrato, intitolato “Teatro: il gioco della terapia”, curato dal vice presidente dell’associazione Astarte, regista e responsabile del progetto Paolo Manganiello. Sabato 6 maggio, alle ore 21, è di scena la compagnia cremonese Qu.Em con il dramma “Gli altri”. Giovedì 11 maggio, dalle 16.30 alle 18.30, seminario-laboratorio aperto di teatro integrato a cura di Chiara Palumbo e Paolo Manganiello dell'associazione Astarte.
Teatro di denuncia sabato 13 maggio, ore 21, con “Tango” portato in scena dalla compagnia Teatro Finestra di Aprilia.
Venerdì 19, la compagnia Gruppo Pegaso diretta da Chiara Palumbo presenta “Follia”, ore 21.
Sabato 20 maggio, stessa ora, è il turno della compagnia viterbese I Giovani, fondata da Alberto Corinti, con lo spettacolo 'Un'aria di famiglia'.
“Chiusi fuori” è il titolo del lavoro, diretto da Paolo Manganiello, che vedrà esibirsi alle 21 la compagnia Integramente. Con “Tre sull’altalena”, presentato dalla compagnia lecchese Ronzinante sabato 27 maggio, si concluderà il cartellone della prima edizione del Festival nazionale di teatro Alberto Corinti. Costo del biglietto d'ingresso agli spettacoli pressoché simbolico: 5 euro.
Per permettere al maggior numero possibile di persone di farsi coinvolgere dalle emozioni e dalla magia che il teatro sa regalare.
La presentazione della rassegna è stata anche, e soprattutto, occasione emozionata e commossa per far rivivere Alberto Corinti nella memoria dei moltissimi che lo hanno conosciuto e che con lui hanno mosso i primi passi sul palcoscenico.
Alla conferenza stampa molto partecipata, tenuta nel foyer dell’Unione, sono intervenuti anche Luca Fornari, amministratore delegato Atcl, Piergiorgio Guidorzi, psichiatra e direttore sanitario San Raffaele Viterbo, Stefania Zuccari, presidente Unione italiana Libero Teatro del Lazio.
Tra il folto pubblico presenti l’attore Pier Maria Cecchini e Quirino Galli, professore e regista teatrale.