CIVITAVECCHIA – Una manifestazione d’interesse per la selezione dei progetti e la redazione di un vero e proprio piano industriale per l’area di Civitavecchia. È quanto emerso nel corso del tavolo unitario sul phase out dal carbone di Tvn, convocato dal sottosegretario al Mimit Bergamotto, alla presenza di Regione Lazio, istituzioni del territorio, Adsp, sindacati e parti datoriali.

«Saranno attivati, sotto la supervisione del direttore della task force Civitavecchia Amedeo Teti, dei tavoli tecnici sulla ricognizione delle aree utili per avviare progetti industriali in stretta collaborazione tra MiMIT, ministero dell’Ambiente, Regione Lazio, Comune di Civitavecchia e Autorità di Sistema Portuale – ha spiegato soddisfatta la vicepresidente della Regione Roberta Angelilli - saranno, inoltre, verificate la fattibilità e le tempistiche di nuovi progetti di cantieristica ed eolico offshore. Esprimo infine un sincero apprezzamento per l’impegno del MiMIT a un incontro bilaterale con Enel a cui abbiamo richiesto chiarezza sui tempi e sulle modalità di dismissione, demolizione e messa in sicurezza della centrale. L’obiettivo è andare avanti per salvaguardare i posti di lavoro e avviare progetti di sviluppo che garantiscano sia i livelli occupazionali sia il futuro economico e industriale di Civitavecchia a lungo termine. La Zls appena approvata dalla Regione Lazio rappresenta, a questo proposito, un passaggio fondamentale per attrarre investimenti e nuove opportunità imprenditoriali, sia di logistica che industriali».

«È molto utile – ha aggiunto la capogruppo in Regione di Italia Viva Marietta Tidei – che il Ministero avvii direttamente una manifestazione di interesse volta alla ricerca di nuovi investitori che possano mettere in campo progetti e risorse. Progetti che si andranno ad aggiungere a quelli già pervenuti a seguito dell’attività di scouting da parte di Enel. Bene anche il coinvolgimento di Invitalia per l’elaborazione di un piano industriale territoriale, fondamentale per l’avvio dell’Accordo di programma. Credo che sia necessario continuare a cercare nuovi investitori e contestualmente avviare un’analisi nel merito dei progetti già pervenuti. Da quelli di sviluppo logistico a quelli industriali».

«Attraverso l’azione del Governo e del Ministero, si comincia ad intravedere anche concretamente la volontà di subordinare le proposte di Enel ad una visione organica del futuro – ha sottolineato poi il consigliere regionale di FdI Emanuela Mari - si stanno compiendo dei passi in avanti nella giusta direzione, che è quella di impedire che Enel abbandoni semplicemente questo territorio dopo aver imposto per 70 anni una servitù ingombrante. Va tuttavia chiesto ad Enel cosa vuol fare oggi, e non tra un anno, delle commesse in corso, con le nostre aziende, con i nostri lavoratori. E quindi come pensano di smantellare un gruppo e con quali risorse visto che il piano industriale di Enel non le prevede».

«L’incontro - ha concluso il sindaco Marco Piendibene - ha segnato un passo in avanti nell’operatività e nell’identificazione delle priorità strategiche per il territorio.

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