CIVITAVECCHIA – «L’idea di un commissario con poteri speciali alla transizione energetica del territorio è irricevibile». È quanto dichiarano da Civitavecchia popolare, a seguito dell’emendamento presentato nella Manovra 2025 dagli onorevoli Battilocchio e D’Attis.

«Il commissariamento si propone quando gli organi preposti alla gestione di una fase delicata come quella che stiamo vivendo a Civitavecchia risultano incapaci/inadeguati al compito – hanno spiegato - in questa storia gli unici incapaci sono la vecchia classe dirigente dell'Amministrazione precedente ed i vari onorevoli che si spendono a far finta di voler salvare questa città, ma che, nonostante le grida di allarme per una crisi occupazionale e sociale che si aggrava di giorno in giorno, non hanno prodotto alcun risultato utile. Dopo il balletto dei tavoli inconcludenti, senza idee e piani concreti di conversione energetica e senza investimenti di risorse per sostenere il territorio nel dopo carbone, il Governo vuole passare direttamente all’accentramento dei poteri col commissario straordinario, calato dall’alto per escludere dalle decisioni importanti proprio i soggetti che in questi anni hanno dimostrato di saper indicare la via giusta per la transizione energetica. Il territorio, come già in passato, ha dimostrato di essere in grado di proporre soluzioni che siano rispettose sia del lavoro che dell'ambiente, ne ha la capacità e soprattutto il diritto dopo settanta anni di servitù energetica».

Secondo Civitavecchia popolare, quindi, è ora di mettere in campo la politica e le istituzioni, «quelle che rappresentano la volontà e le aspirazioni al cambiamento dei cittadini, per costringere Enel a fare i conti con le proprie responsabilità nei confronti del territorio che ha sempre sfruttato. Non pensiamo assolutamente di metterci nelle mani di un commissario – hanno concluso – che non conosce la città con le sue peculiarità, pronto ad imporci dall’alto progetti, sempre gli stessi, ambientalmente non sostenibili. C'è un’Amministrazione comunale insediata da poco, eletta su un programma con indirizzi precisi e percorsi partecipati sulla transizione energetica. Spetta a lei gestire insieme al territorio questa delicata fase di cambiamento».