FLAVIO MARTINO

CIVITAVECCHIA – Adesso sta sotto le bombe e racconta gli scontri tra i popoli, nel tentativo che le diplomazie possano fermarli e far sventolare le bandiere della pace. Da sempre pensiero comune dei reporter al fronte.

Francesca Mannocchi è una giovane donna, soprattutto una di loro.  Iscritta all'Ordine dei giornalisti del Lazio ha una consumata esperienza nelle corrispondenze di guerra. Tante e grandi qualità che le sono state riconosciute e le hanno consegnato la Vittoria nella prima edizione del *Premio Giornalistico Eugenio Scalfari, che dal 2022 si tiene ogni anno a Civitavecchia, mese di dicembre. Teatro Traiano.

Lavora come freelance. Affronta da sola i rischi e decide da sola come risolvere le difficoltà. Il suo impegno nella comunicazione è sociale, attraverso la verità delle parole, delle fotografie e dei filmati. Tra emozioni e suoni, cupi e profondi che ti fanno gelare il sangue e tremare dentro.

Porta l'elmetto dei soldati e sopra a grandi lettere si legge: Press. Così pure nel giubbotto antiproiettile. L'illusione è grande e ti fa sperare che hai una protezione, ma là non stai mai al sicuro. Ci sono soltanto insidie e pericoli che ti seguono sempre, ovunque. Il suo lavoro una passione, soprattutto una missione.

Tiene il microfono e registra i servizi dalle aree infuocate del mondo, altre volte ci fa sapere in diretta quello che succede laggiù. Principalmente dal TG la7 e dei programmi di approfondimento.

*Quest'anno il Premio Eugenio Scalfari, riferimento prestigioso del giornalismo italiano e importante appuntamento culturale in città, si terrà giovedì 12 dicembre.