CIVITAVECCHIA – Volano spintoni e pugni al Dopolavoro Ferroviario Civitavecchia. Al campo Flavio Gagliardini va in scena la terza giornata del campionato Under 17 regionale e di fronte ci sono i padroni di casa del Dlf e gli ospiti del Città di Cerveteri. Fila tutto liscio fino al 75’, quando sugli sviluppi di un’azione di gioco c’è un contatto che scatena polemiche in campo. Dalle parole si passa velocemente alla mani, con spintoni prima e pugni dopo. A quel punto entrano sul rettangolo di gioco allenatori e compagni di squadra, ma non solo; dagli spalti, infatti, alcuni ragazzi scavalcano la recinzione del “Gagliardini” e allora l’arbitro è costretto a sospendere momentaneamente la partita. Gli animi fortunatamente si calmano, anche se sulle tribune resta acceso un focolaio tra i supporter delle due tifoserie, spento definitivamente dall’arrivo di due pattuglie dei Carabinieri e una della Polizia. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine e al buon senso dei dirigenti alla fine l’arbitro decide di far riprendere la contesa.

Il risultato finale di 3-3 conterà ben poco in una domenica che sarà ricordata per l’ennesimo gesto antisportivo di ragazzi che dovrebbero giocare per divertirsi e non per altro.

Mortificato e, allo stesso tempo deluso, il direttore generale del Dopolavoro Ferroviario Gianni Marcoaldi: «Non ero presente al campo, ma mi sono sentito col presidente Rocchetti e col dirigente Dignani, i quali mi hanno riferito i fatti e come me sono rimasti delusi da questi comportamenti. Durante la settimana, insieme ai nostri tecnici, lavoriamo per insegnare la tecnica ma soprattutto il rispetto di regole e valori dello sport; la delusione è tanta. Le colpe in questi casi penso siano un po’ di tutti. Ho ricevuto tante chiamate di scuse, sia da parte dei nostri ragazzi che dai dirigenti del Cerveteri. In settimana faremo una riunione anche con i giocatori e prenderemo provvedimenti».

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