CIVITAVECCHIA – Laura Gurrado, presidente della Fidapa Bpw Italy sezione di Civitavecchia da circa un anno, è una figura di spicco nel panorama sociale e culturale della città. Con una lunga carriera dedicata all'impegno civico, Gurrado ha saputo coniugare passione e competenza in numerosi ambiti, dalla scuola alla musica, con un occhio sempre attento all'inclusione sociale. Il suo percorso è caratterizzato da una forte sensibilità verso le tematiche legate ai diritti delle donne e alla promozione della parità di genere, impegno che oggi porta avanti con ancora maggiore vigore all'interno della Fidapa, un'associazione che promuove il ruolo delle donne nella vita sociale, professionale e culturale. Durante la sua presidenza, Gurrado ha lavorato per rafforzare il legame tra la Fidapa e il territorio, promuovendo iniziative rivolte all’educazione, all’arte e all’integrazione, con l’obiettivo di creare una comunità più coesa e inclusiva.

Qual è stato il suo approccio personale e professionale alla guida della Fidapa Civitavecchia, e come è riuscita a conciliare l’impegno nel sociale con le responsabilità di presidenza?

«Quando sono stata eletta presidente della sezione di Civitavecchia mi sono sentita onorata e, allo stesso tempo, investita di una responsabilità nel dover continuare a copnsolidare il valore dell’impegno che la mia sezione ha avuto e doveva continuare ad avere nella mia città e nel territorio, nel rispetto degli scopi e delle finalità, così come previsto dallo Statuto della Fidapa. Ho cercato di conciliare i miei impegni nel sociale, dando priorità sempre al ruolo da me assunto in qualità di presidente».

Fidapa è una realtà che promuove l'empowerment femminile e la crescita sociale e culturale delle donne. In che modo la sezione di Civitavecchia si distingue nel contesto di questa missione, e quali iniziative ritiene siano state più significative durante il suo mandato?

«La Fidapa di Civitavecchia si è impegnata ad avere uno sguardo aperto sulle varie tematiche delicate e forti del vivere sociale. Oggi con l’aumento dell’inquietante fenomeno di donne sempre più spesso massacrate da stretti familiari, la mia sezione, come movimento di opinione, ha ritenuto di discutere il tema “La violenza sulle donne” attraverso un convegno aperto alla cittadinanza, con l’intervento di importnati relatori come l’avvocato Fabio Viglione, penalista, e la psicologa giuridica Vera Cuzzocrea. Atri temi trattati fino ad oggi sono stati “Il rispetto verso se stessi, gli altri e l’ambiente”, iniziativa che ha visto a confronto specialisti (psicologa, sociologa ed insegnanti) e i ragazzi della scuola media Flavioni, sull’importanza del rispetto nelle relazioni tra pari. Il 7 febbraio, in occasione della giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, presso l’istituto Calamatta, gli studenti del biennio hanno avuto modo di ascoltare relatori competenti - avvocato, psicologo, ispettore di polizia postale - che hanno dato loro indicazioni circa pericoli che si possono incontrare nella rete».

In un contesto globale in continuo cambiamento, quali sono le sfide che Fidapa affronta oggi per continuare a sostenere la parità di genere e lo sviluppo professionale delle donne, e quali strategie sta adottando la sezione di Civitavecchia per superarle?

«La Fidapa, faendo riferimento all’articolo 3 del suo Statuto, cerca di adoperarsi per rimuovere le discriminazioni familiari, lavorative, remunerative che ancora sussistono, discutendone attraverso convegni distrettuali e nazionali, risvegliando e incoraggiando nelle donne il senso della loro responsabilità, anche attraverso una partecipazione attiva alla vita amministrativa e politica»

La leadership di un'associazione come Fidapa richiede non solo competenze organizzative, ma anche una visione ispirata e un forte spirito di collaborazione. Quali qualità personali ritiene siano state fondamentali nel suo percorso di presidenza e quale eredità spera di lasciare al termine del suo mandato nel 2025?

«Ho lavorato sempre in maniera collaborativa perché soltanto insieme si può realizzare molto! Ho sempre esposto le mie idee al Comitato di presidenza, con il quale mi sono sempre rapportata in un clima di affettuosa amicizia. Mi auguro che l’anno che chiuderà questo biennio ci veda ancora più attive nell’essere presenti e vigili su temi di attualità che aiutino a far crescere il nostro territorio in collaborazione con tutte le istituzioni. Per il prossimo biennio auguro, a chi mi subentrerà, che sappia ancor meglio discutere di temi riferiti a principi etici, quali onestà, amicizia, condivisione, libertà e rispetto della vita».

©RIPRODUZIONE RISERVATA