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Rilancio del centro storico, al via un pacchetto di interventi finanziati con il Fesr, fondo europeo sviluppo regionale, per 10 milioni di euro.
La conferma arriva da Emanuele Aronne, assessore alla Qualità degli spazi urbani.
«A inizio settimana verrà portata in giunta la delibera per l'approvazione della strategia territoriale del comune di Viterbo per quanto attiene al Fesr». «Questa delibera - prosegue - è l’atto conclusivo dell’amministrazione viterbese in cui confermiamo, come richiesto dalla Regione, la prima fase dei lavori che andremo a svolgere per un totale di 10 milioni e 50mila euro».
Nella prima fase sono previsti interventi che riguarderanno la Zaffera, l’ex chiesa degli Almadiani, la casa di Alfio, il Lazzaretto, l’isola della biodiversità presso la Pensilina del Sacrario, il ponte Camillario, l’acquisto di minibus elettrici, l’installazione del fotovoltaico su tutte le scuole, l’esperienza digitale al cittadino e la smart mobility.
«Tutto questo pacchetto, una volta approvato, - spiega Aronne - verrà convenzionato con la Regione. Poi avremo 18 mesi per redigere i progetti e avviarli. Il che significa che alcuni potranno partire praticamente subito, come per esempio la torre civica del Comune su cui già abbiamo un livello di progettazione esecutivo quindi andremo in gara immediatamente, altri sono acquisti come nel caso dei minibus e quindi arriveranno successivamente».
Iter più lungo anche per alcuni degli altri interventi previsti.
«Per la Zaffera, gli Almadiani, il Lazzaretto - precisa infatti Aronne - daremo incarichi di progettazione e come abbiamo fatto per il Pnrr nel giro di 18 mesi, termine ultimo che ci dà la Regione, arriveremo ad appaltare tutto quanto. Ma io confido di riuscire a farlo molto prima perché da questo punto di vista siamo sempre stati abbastanza performanti».
Aronne tiene a evidenziare che il pacchetto di interventi che deve essere avviato entro un anno e mezzo «è soltanto la prima tranche della prima fase dei 10 milioni, a fronte di un finanziamento complessivo di 17 milioni e 600mila euro, e soltanto per l’Op (obiettivo di policy) 5».
Il Fesr è composto da Op 1, Op 2, Op 3, Op 4 che «però sono altri obiettivi di policy. Contrariamente all’Op 5 che funzionava a strategia territoriale, e quindi l’amministrazione doveva dire un pacchetto progetti che poi è stato approvato dalla Regione, per gli altri sarà il Comune stesso a dover presentare dei progetti da far finanziare all’interno degli altri obiettivi».
Per l’assessore «questa è una cosa clamorosa, perché andiamo a scaricare sul centro storico una quantità importante di interventi».
E porta come esempio l’ex chiesa degli Almadiani, che ieri è stata lo sfondo della manifestazione celebrativa del 25 aprile.
«Un edificio ridotto malissimo, che ad oggi ha un impianto elettrico non a norma e quindi è inutilizzabile. Un’ex chiesa sulla quale nessuno ha mai messo mano e che noi in un colpo solo, mettendoci sopra la modica cifra di un milione di euro, andremo a restaurare, a rifunzionalizzare. E così per tutti gli altri edifici storici del centro». Una serie di interventi che l’amministrazione sta facendo «sempre nell’ottica del rilancio del centro storico». E per sottolineare ulteriormente il concetto, Emanuele Aronne tiene a rimarcare che «la Zaffera, gli Almadiani, il Lazzaretto, la casa di Alfio, la torre civica e la Pensilina sono tutti immobili che insistono nel centro storico. Così come l’acquisto dei minibus elettrici che è chiaramente stato fatto solo ed esclusivamente per potenziare la mobilità pubblica all’interno del centro storico».