Minosse e il caldo torrido sono arrivati facendo anelare a una grande voglia, oltre alla necessità, di refrigerio. Si corre al mare o al lago ma per i viterbesi ci sono anche mete più vicine e più economiche: le terme libere.

Una di queste “spiagge” cittadine però ormai da due anni è chiusa: il parco termale del Bagnaccio.

E difficilmente le vasche potranno tornare fruibili questa stagione per aficionados e turisti.

Anche se proprio il mese scorso la questione è stata riportata all'attenzione del consiglio comunale.

Nel frattempo ci sono stati sviluppi? Lo abbiamo chiesto a Emanuele Aronne, assessore alla Qualità degli spazi urbani.

«Il bando è prossimo a uscire. Stiamo limando alcune cose ma fare uscire il bando è ora solo una questione prettamente tecnica».

L’assessore ha quindi spiegato che «in questo momento gli uffici, tra il bando dello stadio e quelli per altre situazioni molto delicate che stiamo seguendo, sono sotto pressione. Anche la questione del Bagnaccio è delicata, quindi il bando va scritto bene. Di fatto comunque l’ho visto, è pronto. Uscirà a giorni» ha assicurato.

Sul Bagnaccio balla sia la sub-concessione per l’acqua termale che il bando per la gestione.

Aronne fornisce chiarimenti in merito all’iter.

«Adesso c’è da capire se uscirà il bando per la sub-concessione o la manifestazione di interesse per poi partecipare successivamente al bando. E’ questa la differenza che dobbiamo capire, anche tramite i rapporti con la Regione, ossia qual è la situazione migliore. E’ una questione puramente amministrativa. Gli uffici ci stanno lavorando e appena verificato ciò, si potrà uscire».

In attesa di risolvere la questione della sub-concessione mineraria è intanto intenzione del Comune di procedere con la manifestazione di interesse «che non è un bando ma un avviso esplorativo per vedere quali operatori sono interessati». «La politica ormai la sua parte l’ha fatta. - ha sottolineato Aronne - Adesso sono gli uffici che devono terminare il percorso, sistemare tutte le carte perché il concessionario è la Regione, il Comune è sub-concessionario. Si tratta soltanto di una questione puramente e squisitamente amministrativa e appena risolta quella si uscirà con la pubblicazione sull’albo pretorio».

Emanuele Aronne in conclusione ha tenuto a ribadire: «E’ questione di giorni. Gli uffici in questo momento sono ingolfati perché stanno uscendo tanti bandi, tante cose tutte insieme che richiedono attenzione e precisione. Ci stanno ragionando sopra ma noi, che rappresentiamo la parte politica, siamo sistematicamente tenuti al corrente. Il problema non c’è».

Durante l’intervento in aula a maggio l’assessore aveva inoltre dichiarato che gli uffici erano al lavoro anche sul bando per la concessione dell’area «su cui non persistono più le difformità a livello contrattuale. Bando a cui potranno partecipare tutti. Perché per legge non può essere affidata direttamente».