Cantina sociale addio. La terza commissione all’unanimità ha approvato il progetto preliminare per la rigenerazione urbana dell’area.
Il vecchio edificio in via Garbini sarà abbattuto e sui 62mila metri cubi che vengono recuperati saranno edificati sei blocchi: due esclusivamente a uso abitativo, quattro tra residenziali e commerciali, una scuola d'infanzia - che sarà data come contropartita al Comune - un parco di 2mila metri quadrati e un'area parcheggi di oltre 4700 metri quadri. Prevista una popolazione residente di circa 770 persone.
«Ieri in terza commissione abbiamo portato gli esiti della manifestazione di interesse relativa a 12 progetti di rigenerazione urbana. Undici sono stati scartati perché non corrispondenti alle richieste del bando, uno è passato ed è il progetto per la riqualificazione dell’area dell’ex cantina sociale» spiega l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne.
«È una proposta progettuale preliminare ma che comunque, se il consiglio comunale si esprimerà in modo favorevole come ha fatto ieri la commissione, indicherà delle linee di intervento sulla base delle quali poi i privati potranno organizzare il programma integrato e presentare il progetto che finalmente va a risolvere una delle tante problematiche della città, quella dei relitti industriali che stanno lì abbandonati, e che l'unico modo per sistemare è mediante l’intervento dei privati.
Se anche il consiglio dovesse dare parere favorevole si sarebbe messa una bella pietra sul percorso di riqualificazione soprattutto delle zone periferiche della città». Aronne precisa poi che non si tratta di un project financing ma di «un programma integrato, è di fatto una variante al piano regolatore in cui, a fronte di una edificazione, c’è una contropartita per il Comune che può essere, come per esempio nell'attuale proposta progettuale, una scuola, un piccolo parco e comunque c'è un piccolo contributo straordinario che è pari almeno al 50% dell'incremento del valore del terreno. Fondi che chiaramente devono essere poi reinvestiti sempre in termini di rigenerazione urbana».
Anche se la progettualità è presentata da privati, il Comune avrà voce in capitolo su cosa si andrà a realizzare. «Per quanto attiene la parte di interesse pubblico che è la parte che interessa il Comune. Ci saranno poi delle proposte all'interno di quello che è il quadro economico-finanziario di contropartita che si declina poi in interesse pubblico come possono essere una scuola, un parco» conclude l’assessore.
Restando in tema di relitti industriali da recuperare tramite progetti di rigenerazione urbana, l’attenzione di Aronne si è appuntata anche sull'area in via Francesco Baracca in cui insiste il molino Medori, abbandonato.