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Aumento sì, aumento no del numero di imprese nel centro storico di Viterbo. «La questione non è questa – dice Gianfranco Piazzolla, presidente di Confimprese Viterbo - e il botta e risposta politico rischia di bloccarsi su dati freddi del momento e di non avere una visione chiara e d’insieme. I dati resi noti dalla sindaca Frontini – dice ancora Piazzolla – sono quelli del Suap e comprendono anche b&b ed affittacamere. I saldi del commercio indicati dal Comune sono positivi ma io, se devo parlare dei miei associati, ho alcuni numeri positivi ma talmente bassi che parliamo del nulla. Per avere dati di riscontro più chiari servirebbero i numeri della Camera di Commercio sulle attività di vicinato ed in generale: il problema è che arrivano poi messaggi sulle chat in cui dal Comune si richiede una narrazione positiva sui numeri che sono quelli che sono».
Da un confronto con gli addetti ai lavori Piazzolla non ha dubbi: «Per avere un quadro della situazione complessivo e strutturale si devono analizzare i numeri sul medio e lungo periodo. In poco più di un anno non è possibile fare un bilancio perché in un periodo breve i dati possono essere fuorvianti e variabili. Ci sono problematiche vere legate alla burocrazia, alle tasse e tutto il resto che non fanno campare le aziende. Anche se si fanno iniziative non si possono fare tutti i giorni ma su determinate attività e ciò incide sulle entrate: il problema è il profitto che non c’è per gli alti costi e la burocrazia e, mediamente, su 5 attività 2 chiudono entro i due anni successivi all’apertura».
Il botta e risposta tra il Comune e Fratelli d’Italia di queste ore sui numeri del commercio nel centro storico di Viterbo, quindi, per Piazzolla ha poca importanza «se non si guarda a un periodo di almeno 3-4 anni e l’amministrazione Frontini potrà essere valutata solo in questo arco temporale sui risultati nell’ambito del commercio dentro le mura. E’ inutile tirare fuori dati ogni tre mesi che poi sono soggetti a variazione. Siamo d’accordo con la sindaca e l’assessore competente sul fatto che serva fare tutti insieme eventi per il centro ma ricordo che già ci sono le attività di rete».
Per il presidente di Confimprese Viterbo, invece, è ottima la prossima approvazione del regolamento sui dehors voluto dall’assessore Emanuele Aronne che «è stato concertato con le associazioni di categoria – conclude Piazzolla – ed ha regolato l’equità tra un negozio e l’altro nelle piazze storiche. Bene il confronto con le associazioni datoriali. Serve una vera programmazione ed un respiro pluriennale del lavoro sul commercio nel centro storico e, solo allora, potremo valutare se ci sono riscontri o meno in fatto di numeri e miglioramenti economici»