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Antonella Sberna, di Fratelli d’Italia, è la consigliera di opposizione eletta come rappresentante comunale in seno alla Consulta del volontariato.
Ci sono voluti ben cinque passaggi alle urne, e tre consigli comunali, prima che la minoranza si accordasse su un candidato unico.
Nelle precedenti sedute, infatti, in campo a contendersi il voto degli esponenti di opposizione c’era sia la Sberna - candidata dal suo gruppo e sostenuta da Luisa Ciambella di Per il Bene Comune - che Alessandra Troncarelli portata dal Pd.
Per ben quattro volte, il risultato dello scrutinio segreto è stato il pareggio.
Nonostante il suggerimento del presidente del consiglio Marco Ciorba, reiterato in entrambe le assise, a sospendere per qualche minuto i lavori al fine di trovare una sintesi tra le candidature, nessuna delle due “fazioni” ha accolto la proposta. Andando avanti a colpi di parità. 5 a 5 nelle due consultazioni del consiglio di martedì 11 luglio e 4 a 4 nelle due dell’assemblea del 13, appositamente convocata e durata poco più di un quarto d'ora. Per sbloccare la situazione di parità sarebbero stati decisivi i voti della Lega, assente però a entrambi gli appuntamenti. Ieri, finalmente, il nodo è stato sciolto. Il Pd ha comunicato il ritiro della candidatura della Troncarelli prima della deposizione delle schede nell’urna da parte dei dieci consiglieri di minoranza presenti.
Stavolta la pratica è stata sbrigata velocemente e senza intoppi. 10 voti, tutti concordi sul nome di Antonella Sberna.
La componente comunale - un consigliere di maggioranza (Paolo Moricoli), uno di minoranza (Antonella Sberna) e la presidente della quarta commissione Melania Perazzini - della Consulta è ora completa.
L’organismo composto da 11 membri, alla cui formazione concorrono sette rappresentanti delle associazioni del volontariato, potrà fissare la data dell’insediamento. Previa la nomina del presidente che sarà eletto dall’assemblea delle associazioni del terzo settore.
Ieri, inoltre, il parlamentino di Palazzo dei Priori ha approvato all'unanimità il regolamento per la gestione e l'uso degli impianti sportivi del comune di Viterbo.
Come spiegato dall’assessore Emanuele Aronne: «Più che di un nuovo regolamento si tratta di aggiornare il precedente a seguito degli interventi Pnrr sulle strutture sportive e del nuovo codice degli appalti».
Ha quindi illustrato i 19 articoli del documento, alcuni dei quali emendati anche «grazie ai suggerimenti costruttivi dell’opposizione» ha affermato l’assessore.
Mentre il gruppo di Fratelli d’Italia si è astenuto, il Pd ha votato a favore del regolamento.
La consigliera Troncarelli, plaudendo al “buon lavoro” svolto da Aronne, ha ricordato gli investimenti sull’impiantistica sportiva per complessivi un milione e 200mila euro dell’amministrazione Michelini e auspicato che la «politica degli investimenti sullo sport vada al di là del Pnrr».
Immediata la rassicurazione dell'assessore Aronne: «Si sta già pensando ad altri investimenti che saranno finanziati con le risorse derivanti dalle misure compensative per le rinnovabili».
Via libera all’unanimità anche al codice etico, parte integrante del regolamento appena approvato, la cui sottoscrizione sarà un obbligo per le società sportive che intendono stipulare convenzioni per la gestione degli impianti comunali.