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Discarica ad Arlena di Castro la presidente della commissione Ambiente del consiglio regionale, Valentina Paterna, chiede alla Regione di rivedere le procedure di autorizzazione, in forza di una recente sentenza del Tar.
La consigliera che cita la sentenza del Tar Lazio (Sez. V n.10954 del 30 giugno 2023) che ha annullato la Conferenza dei servizi per l’impianto di allevamento ittico previsto a Civitavecchia. «L’ impianto è stato autorizzato senza invitare alla conferenza dei servizi il comune limitrofo di Tarquinia – spiega Paterna - una sentenza, quindi, che ha visto bocciare la procedura individuata dagli uffici regionali di convocare una conferenza dei servizi senza far partecipare i comuni limitrofi che, a questo punto, come recita la sentenza del Tar, perderebbero la possibilità di “azzerare o limitare le potenzialità dannose sottese all’impianto oggetto della procedura».
Per la consigliera di FdI questa sentenza del Tar sarebbe direttamente applicabile al progetto di discarica di Arlena di Castro, perché l’impianto, che avrebbe durata di 25 anni, avrebbe il passaggio continuo dei mezzi con i rifiuti dai Comuni di Tuscania, Canino e da altri lungo le due direttrici. Che, per il pronunciamento del Tar n. 10954/23, andrebbero coinvolti pena la nullità di qualsiasi autorizzazione.
Il progetto di discarica, che dovrebbe essere di quasi un milione di metri cubi di portata e smaltire circa 40 mila tonnellate all’anno di plastiche, è stato fortemente osteggiato dalla popolazione di Arlena e dalla minoranza in Comune per le stesse motivazioni addotte dai 32 sindaci della Tuscia e dalla Provincia (pronta anche a ricorrere in autotutela contro il progetto). Favorevole invece il sindaco Cascianelli.
«Sono a chiedere agli uffici regionali all’Ambiente – ha terminato nel suo intervento la consigliera di FdI Valentina Paterna - di sospendere le procedure e valutare nella sua interezza gli effetti della sentenza del Tar del Lazio che, se ripetuta di fronte al ricorso dei Comuni limitrofi, rischierebbe di vanificare tutto il lavoro fatto finora, con grave danno alla salute di quei territori. Sono certa che, anche in questo caso, preverrà il senso di responsabilità e di ascolto che ha caratterizzato le decisioni della giunta Rocca sin dal suo insediamento».