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Chiusura di Porta Romana il fine settimana: molti commercianti chiedono il ripensamento dell’amministrazione comunale per i rischi di affari scarsi. La misura del Comune di Viterbo di chiudere l’ingresso a Porta Romana il weekend è stata fortemente criticata da molti esercenti che insistono dentro il centro storico tra via Garibaldi, piazza Fontana Grande, via Saffi e piazza del Comune. C’è chi parla di cali fino all’80% degli introiti e chi, addirittura, «di non avere guadagnato nulla, anzi di averci solo rimesso considerando le spese di luce e gestione», come nota Alessandro Bartocci, titolare del negozio di regali in via Saffi. «Sono decenni che siamo qui – continua Bartocci – e il declino è stato sempre più forte. Sono anni che stiamo assistendo, soprattutto in via Saffi ma un po’ in tutto il centro, alla chiusura di tanti negozi che, tra affitti alle stelle, calo di presenze di persone e turisti e chiusure del centro, non sono più riusciti a reggere. Ora la chiusura di Porta Romana il fine settimana, via di accesso principale al centro storico, rischia di darci il colpo di grazia. Lo ripeto: nello scorso weekend ci abbiamo solo rimesso, avrò contato 5-6 persone di passaggio e nessun acquirente. Siamo davvero preoccupati». Il quadro è negativo dopo che tanti commercianti hanno lamentato questa situazione e, il capogruppo della Lega in consiglio comunale Andrea Micci, ha fatto proprie le proteste dei commercianti sia della chiusura di Porta Romana nel fine settimana che per l’assenza di attrazioni natalizie nel punto tra Porta Romana, via Garibaldi e piazza Fontana Grande. Tanti esercenti di questa zona, negli scorsi giorni, avevano incontrato la sindaca Frontini per esprimere le loro preoccupazioni in merito. Il problema, però, è più generale per gli eventi a macchia di leopardo in tutto il centro storico e, lo stesso corso Italia, è stato più volte fotografato semideserto. Per Gianfranco Piazzolla, presidente di Confimprese Viterbo, il problema della desertificazione è legato sì alle scelte delle amministrazioni locali ma «è anche un fenomeno in atto in tre quarti d’Italia. Tutti quei Comuni che non hanno una situazione economica favorevole come infrastrutture adeguate, iniziative tutto l’anno e un indotto turistico già soddisfacente, hanno visto crescere la grande distribuzione delle periferie che sono sopravanzate sia per i costi minori dei prodotti che per la migliore organizzazione. La gente va molto di più nei centri commerciali». Per Piazzolla si incrociano motivi di gestione locale come la chiusura del centro storico ma anche il trend, ormai consolidato a livello nazionale, di crescita esponenziale delle grandi strutture di vendita a svantaggio dei negozi al minuto dei centri storici. La sindaca Chiara Frontini, però, non ci sta e, due giorni fa, ha incontrato i commercianti di via Garibaldi difendendo il provvedimento di chiusura nel fine settimana di Porta Romana. «Ieri mattina sono stata tra i commercianti di via Garibaldi – ha scritto sul suo profilo facebook la sindaca Frontini - Per me il rapporto diretto con voi è il sale di tutto. Il faccia a faccia, come in questa foto con Angelo Barghini (la foto dell’articolo), dicendoci le cose in maniera schietta, anche quando non siamo d’accordo, non deve mancare mai. Sulla viabilità di Porta Romana, ho ribadito che non abbiamo fatto altro che organizzare provvedimenti che venivano presi all’ultimo momento e in maniera caotica dalle altre amministrazioni, senza avvertire né comunicare ai cittadini le soluzioni alternative che invece noi abbiamo messo in campo». La prima cittadina, quindi, ha parlato di organizzazione sensata della chiusura di Porta Romana rispetto a quelle precedenti che lei considera fortuite e caotiche. «Accadeva spesso che nell'ora di maggiore afflusso – ha continuato Chiara Frontini - si chiudeva all’improvviso al traffico disorientando i cittadini. Cosa succedeva? Gli automobilisti entravano in un circuito infernale e andavano via senza fermarsi in centro. Noi abbiamo messo a disposizione gratuitamente le navette che collegano i parcheggi al centro, abbiamo messo in condizione i cittadini di poter venire in centro senza intoppi e brutte sorprese dell’ultimo minuto. Governare è assumersi delle responsabilità e non nascondersi dietro provvedimenti come è sempre stato fatto dalle precedenti amministrazioni. Ci vuole coraggio e non ignavia».