PHOTO
«Finalmente diamo a Viterbo un servizio che la cittadinanza attendeva da anni». La sindaca Chiara Frontini ha accompagnato con queste parole il taglio del nastro con cui è stato ufficialmente aperto ieri il centro di raccolta rifiuti al Poggino, in via Mainella. «Ora abbiamo tolto l’alibi a quegli incivili che giustificavano l’abbandono di immondizia per strada con il disagio di dover percorrere chilometri fino all’ecocentro di Grotte Santo Stefano» ha rimarcato.
Doveroso per la prima cittadina ricostruire la cronistoria per fare chiarezza sui ritardi per la realizzazione dell’infrastruttura. «La richiesta di contributo provinciale per la realizzazione risale all’epoca di Marini sindaco, diverse proroghe si sono poi susseguite negli anni e solo nel marzo 2019 il contributo è stato inserito in bilancio. Dopo qualche mese - ha proseguito - è stato individuato il sito del Poggino e nell’agosto 2020 conferito l’incarico per la progettazione. L’anno successivo è stato redatto il progetto esecutivo e nel novembre 2022 è stato conferito l’appalto che però presentava alcune lacune che sono state riviste». Ha quindi aggiunto: «Abbiamo voluto aprire adesso il centro di raccolta anche se siamo in definizione del nuovo appalto pluriennale dei rifiuti, in cui è naturalmente compresa anche la gestione dell’ecocentro». Per ora la struttura del Poggino è operativa il lunedì e il mercoledì, orario continuato dalle 7 alle 18.20, e il sabato dalle 7 alle 12.40 in alternanza con quello di Grotte Santo Stefano operativo martedì e giovedì, dalle 7 alle 12.40, e il venerdì dalle 7 alle 18.20, orario continuato. «Con il nuovo appalto poi i due centri saranno aperti in maniera continuativa» ha specificato Frontini.
Ieri in via straordinaria è stato possibile conferire i rifiuti dalle 11 e, mentre si svolgeva la conferenza stampa, diverse auto erano già in fila al cancello.
L’assessore all’Ambiente Giancarlo Martinengo ha tenuto a puntualizzare il rispetto del cronoprogramma. «Avevo detto che entro il primo trimestre 2025 il centro sarebbe stato aperto, e questa inaugurazione è la migliore testimonianza che quando prendiamo un impegno lo rispettiamo». Sottolineando la rilevanza dell’ecocentro nella lotta contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti ha fornito un dato positivo in merito: «A marzo abbiamo registrato un meno 23% di peso di materiali abbandonati rispetto al mese di febbraio. Con un vantaggio non solo in termini di decoro ma anche di sostenibilità economica perché il recupero degli scarti abbandonati comporta costi extra per il Comune». E risultati positivi si sono riscontrati anche sulla raccolta differenziata «la cui percentuale è aumentata, passando dal 53% di febbraio al 57 percento di marzo» e nelle ecoisole «anche grazie alla presenza delle telecamere». Telecamere che sono state posizionate anche presso gli ingressi del centro del Poggino per dissuadere eventuali incivili ad abbandonare rifiuti, ingombranti e non, fuori i cancelli.
Assunto il ruolo di cicerone, Martinengo ha poi guidato la visita alle attrezzature della struttura spiegandone il funzionamento. All’ingresso i veicoli troveranno un check in per indirizzare gli utenti verso gli spazi idonei al tipo di rifiuto da smaltire. Presenti all’interno anche due isole intelligenti funzionanti con tessera sanitaria o codice fiscale, un servizio in più per chi volesse conferire a piedi.
Il servizio dell’ecocentro è riservato esclusivamente alle utenze domestiche e non domestiche iscritte alla Tari. Per accedere è infatti richiesto di esibire un documento d’identità e copia avviso di pagamento della tassa sui rifiuti. Viterbo Ambiente ha realizzato un apposito depliant in cui sono elencate le tipologie di rifiuti ammesse all'ecocentro e quelle escluse, tra cui il secco residuo e l’indifferenziato, scarti di provenienza edile, pneumatici. Nella struttura, oltre ai cassoni, si trovano spazi per conferire medicinali scaduti, oli esausti, pile, batterie di auto e moto.
Tutte le informazioni sul centro di raccolta al Poggino sono reperibili nell’apposita sezione sul sito del comune di Viterbo e sul sito di Viterbo Ambiente.
Presenti all’inaugurazione anche Simone Moncelsi, dirigente del settore Ambiente, che ha tenuto a evidenziare che «la realizzazione dell’infrastruttura è ispirata alle più recenti normative», e Mauro Della Valle, presidente di Viterbo Ambiente, il quale ha dichiarato: «Il centro di raccolta è l’elemento portante nel servizio porta a porta. Aumentare le percentuali di raccolta differenziata significa anche diminuzione dei costi e risultati positivi in termini di decoro. Noi di Viterbo Ambiente ci sentiamo il braccio operativo dell’amministrazione comunale». In conclusione l’assessore Martinengo ha rivolto un appello all’utenza, invitando i cittadini «a mettere in pratica comportamenti virtuosi e a essere collaborativi».