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Approvato il budget di Talete, unico voto contrario il comune di Viterbo.
Il via libera lunedì scorso dall’assemblea dei soci - 18 i Comuni che hanno partecipato, secondo quanto dichiarato dalla sindaca Frontini - al piano operativo annuale mentre l’amministrazione di Palazzo dei Priori, maggior azionista della Spa idrica lo ha bocciato.
In apertura lavori dell’assise comunale la prima cittadina ha ritenuto doveroso aggiornare l’intero consiglio sui motivi che hanno portato Viterbo a votare contro il budget Talete 2023.
Partendo dal ricordare che nella riunione della consulta d’ambito del 21 aprile «il piano operativo annuale era stato rinviato in quanto prevedeva l’assunzione di 146 unità di personale mentre secondo noi le persone necessarie, tra tecnici e operativi, erano 44».
L’assemblea dei soci di lunedì scorso, per la prima cittadina, ha invece proceduto senza considerare l’indirizzo emerso nella consulta di aprile.
Stigmatizza poi l’incremento di vari milioni per le spese del personale prevista nel Poa.
«Nel piano triennale ammontano a 5 milioni 694mila euro, togliendo il milione e 137mila euro attualmente pagati a una società interinale per 25 unità, ci sarebbe comunque un implemento di quattro milioni. Volendo togliere i costi del 2023, un milione e 755mila euro, l’incremento sarebbe comunque di 2,8 milioni».
A questa motivazione si aggiunge poi il fatto che «Talete continua a chiedere all’assemblea dei sindaci di modificare lo statuto della società per portare avanti le procedure per l’ingresso dei privati. La Spa - incalza Frontini - continua ad andare avanti per la sua strada senza considerare il lavoro fatto fin qui dalla nostra amministrazione. L’Ato sembra completamente scollegata dalla società che continua a fare quello che gli pare».
L’assessore al Bilancio Elena Angiani, presente all’assemblea su delega della sindaca, entra poi nel dettaglio evidenziando una grande incongruenza.
«Insieme al piano operativo, Talete ha illustrato anche lo schema di bilancio che andrà ad approvazione il 26 giugno. Schema in cui c’è un alert che riguarda, per il 2023, la capacità di solvibilità della società verso i creditori. Quindi - rimarca l’assessora - Talete sul proprio schema di bilancio dichiara di non avere capacità di solvibilità verso i creditori per tutto quest'anno però chiede ai soci di assumere 146 persone da qui al 2025».
«Più ci penso, più ritengo che il Comune abbia fatto la scelta giusta» conclude la Angiani.
Dall’opposizione il capogruppo Pd Alvaro Ricci si è detto «profondamente preoccupato che solo il Comune di Viterbo ha votato contro, significa isolare sempre più il Comune» evidenziando anche «il rischio di fare saltare Talete e a quel punto il privato la prende con due soldi», mentre Andrea Micci della Lega ha chiesto la convocazione di una commissione sulla vicenda Poa con la presenza di Salvatore Genova, amministratore unico di Talete.