L’International Street Food ha fatto tappa ancora a Viterbo dopo la prima apparizione lo scorso autunno. Tanta curiosità, voglia di riempire il centro storico e di degustare le prelibatezze provenienti da tutta Italia sono state le motivazioni di un fine settimana con tanta gente malgrado il tempo incerto. L’evento è stato organizzato dall’Airs (associazione italiana ristoratori di strada) in collaborazione con ColleVenti e il patrocinio del Comune di Viterbo. Che ne pensano gli addetti ai lavori? «Una proposta di questo genere è chiaro che crea attrattiva – dice Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato imprese Viterbo - e ben venga soprattutto se magari legata anche alla promozione di prodotti enogastronomici locali, ma ha più senso se organizzata in periodi dell’anno in cui c’è una maggiore presenza anche turistica a Viterbo, come per Santa Rosa, o per San Pellegrino in fiore o a Natale».

Chiaro il pensiero di Andrea De Simone, che punta sulla massimizzazione dei benefici derivanti dall’evento enogastronomico nei periodi più turistici dell’anno per Viterbo.

«Perché il rischio è, altrimenti, - continua il segretario di Confartigianato Imprese Viterbo - che possa rivelarsi controproducente per le attività ricettive e di somministrazione che difficilmente lavorano di riflesso e che quindi subiscono forte la concorrenza dello street food. Per fare un esempio: domenica pomeriggio su via Marconi c’era un discreto numero di avventori, ma alle 18,30 il corso era vuoto. Sabato sera su via San Lorenzo e zone limitrofe il movimento abituale era ridotto rispetto al solito. Se organizzati senza iniziative che attirino gente anche da fuori, queste proposte estemporanee rischiano di danneggiare commercianti e artigiani che in centro a fatica offrono un servizio tutto l’anno». Dal canto suo il consigliere delegato ai rapporti con le imprese Marco Nunzi nota che c’è stato «pienone dal primo pomeriggio di venerdì fino a domenica, con migliaia di persone provenienti da tutta la provincia e dalle regioni limitrofe per l'International Street Food 2025, la più importante manifestazione del cibo di strada che si svolge in Italia. Via Marconi si è animata da decine di truck e di stand che hanno proposto le tradizioni gastronomiche regionali dei vari paesi europei e quelle provenienti da ogni angolo d’Italia, incontrando un notevole gradimento da parte del pubblico». Per Marco Nunzi si é trattato di un «pienone dal primo pomeriggio di venerdì fino a domenica, con molte persone provenienti da tutta la provincia e dalle regioni limitrofe per l'International Street Food 2025, la più importante manifestazione del cibo di strada che si svolge in Italia. Via Marconi si è animata da decine di truck e di stand che hanno proposto le tradizioni gastronomiche regionali dei vari paesi europei e quelle provenienti da ogni angolo d’Italia, incontrando un notevole gradimento da parte del pubblico». Il consigliere delegato ai rapporti con le imprese è soddisfatto anche per il numero di presenze in città. «Grandi numeri che non hanno creato alcun problema – conclude Nunzi - dal momento che l’evento si è svolto con un’impeccabile organizzazione e in perfetta sicurezza. Si tratta di una manifestazione in grado di attrarre l'interesse di un folto e variegato pubblico e che svolge un ruolo importante nel sostenere l’impegno della nostra amministrazione per rendere vitale e frequentato il centro storico. Adesso la sfida a cui stiamo lavorando è quella di dare grande impulso ai prodotti tipici della Tuscia, attraverso una formula che ricalchi il successo riscosso dall’International Street Food».