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LATERA - Alla fine di luglio, su richiesta della direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio e in linea con quanto auspicato dal sottosegretario Sgarbi, la Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale ha riavviato il procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico (ai sensi degli artt. 136 co. 1 lett. c) e d) e 138 co. 3, del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii.) per un’area della provincia di Viterbo compresa nei comuni di Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Piansano, Tarquinia, Tessennano, Tuscania, denominata “Ambito paesaggistico del bacino del torrente Arrone”.
Contestualmente la stessa Soprintendenza ha avviato il medesimo procedimento per un’altra area della provincia di Viterbo compresa nei comuni di Cellere, Farnese, Ischia di Castro, Latera, Piansano e Valentano denominata “Ambito paesaggistico, geologico e geomorfologico dell’orlo della caldera di Latera e delle sue pendici interessate dai centri eruttivi periferici”.
Le istruttorie finalizzate all’emanazione dei provvedimenti sono state avviate nel corso del 2021 con il sostegno della direzione generale e con la partecipazione di esperti, anche universitari, di varie discipline e settori scientifici. Inoltre tali iniziative sono state stimolate da numerose associazioni attive sul territorio e a scala nazionale nella tutela e nella promozione dei beni culturali e paesaggistici, e dello sviluppo con essi compatibile. Nel primo caso la proposta era già stata sottoposta alla regione Lazio un anno fa e la superficie oggi individuata è l’esito di un confronto tra i tecnici delle amministrazioni coinvolte, che ha portato a una riduzione dimensionale e alla conferma dei “paesaggi” già definiti nel Ptpr vigente.
Nel secondo caso, la proposta è stata trasmessa alla regione Lazio a luglio, ricevendo un parere favorevole condizionato, sulla base del quale la soprintendenza ha prodotto le modifiche richieste e ritenute opportune. In ognuno dei due ambiti sono stati riconosciuti specifici valori ambientali e paesaggistici di pregio, riferibili non soltanto ad aspetti naturali, ma anche al connubio, ormai consolidato nel tempo, tra le attività agricole e il sistema dell’insediamento storico.
Entrambi i procedimenti di dichiarazione di notevole interesse pubblico portati avanti dalla Soprintendenza sono ora nella fase, a norma dell’art. 139 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di pubblicazione della proposta per novanta giorni all’albo pretorio e di messa a disposizione del pubblico presso gli uffici dei comuni interessati, corredate di planimetrie e di analisi, in scale idonee ad individuare le aree e gli immobili che ne costituiscono oggetto.
Entro i 30 giorni successivi al periodo di pubblicazione tutti soggetti interessati e quelli individuati ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di ambiente possono presentare osservazioni e documenti.
Alla Commissione regionale per il patrimonio culturale, organo collegiale in seno al segretariato regionale del Mic per il Lazio, spetterà il compito di emanare sulla base della proposta e dopo aver esaminato le osservazioni e i documenti presentati – entro i successivi sessanta giorni dalla data di scadenza dei trenta giorni previsti per la partecipazione al procedimento – il provvedimento finale di dichiarazione di notevole interesse pubblico.
Considerato “l’elevato valore culturale, percettivo, scenico e panoramico” di questi paesaggi, il loro “depauperamento - avverte la Sovrintendenza - non solo comporterebbe la perdita di questo patrimonio collettivo ma anche la perdita di una reale opportunità di promozione e sviluppo compatibile di questi territori”.