Adeguamento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive, ora obsoleta in attesa delle nuove assunzioni ed estensione del servizio di polizia anche durante l’orario notturno sono alcune delle richieste contenute in una lettera aperta della Fp Cgil al presidente della Regione, Francesco Rocca, e al commissario Asl, Egisto Bianconi.

La sigla sindacale ricorda che “Asl di Viterbo, come molte altre aziende, garantisce numerose attività sanitarie destinate ai cittadini, attraverso lo strumento delle prestazioni aggiuntive. Questa organizzazione sindacale durante gli incontri con la direzione strategica, ha più volte posto il tema dell’aumento della quota oraria delle prestazioni aggiuntive e, nonostante il positivo accoglimento da parte dell’azienda viterbese, questo non è stato ancora possibile, in quanto la Regione non ha stanziato i fondi necessari per la modifica della tariffa oraria, ferma a 25 euro lordi per il personale del comparto sanità”.

La Cgil di categoria sottolinea che “la legge di bilancio per il 2024 (legge 30 dicembre 2023 n. 213) prevede la possibilità di aumentare la tariffa oraria delle suddette prestazioni fino a 60 euro lordi/h omnicomprensivi. Per la stessa finalità sopra indicata è autorizzata per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026 la spesa di 80 milioni di euro per il personale sanitario. Al relativo finanziamento accedono tutte le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano”.

La sigla sindacale sostiene che “chi ha governato la Asl precedentemente ha lasciato una condizione disastrosa riguardo le risorse umane, approvando un fabbisogno di personale totalmente insufficiente e inadeguato (unica azienda in Italia che dopo il Covid aveva infermieri e operatori socio sanitari da licenziare) fabbisogno che ha portato la Cgil, insieme ad altri ad interrompere le relazioni sindacali in data 20.12.2023”.

Pertanto pur accogliendo positivamente l’incremento del numero della dotazione organica degli operatori sanitari e apprezzando il parere favorevole dato della Regione Lazio alla richiesta della Asl di Viterbo di poter essere inseriti come ulteriore scelta di sede nella graduatoria della Asl Roma 2 per l’assunzione di infermieri, così come l’autorizzazione all’assunzione a tempo determinato di infermieri per la sostituzione del personale momentaneamente assente a vario titolo, “ha chiaro - dice - che le assunzioni a tempo indeterminato richiederanno tempi tali che la Asl di Viterbo dovrà avvalersi ancora delle prestazioni aggiuntive per la copertura dei servizi e, la tariffa di 25 euro lordi/h risulta essere obsoleta, disincentivante e non valorizza tutti quei professionisti che con spirito di sacrificio hanno garantito durante la pandemia e continuano a garantire l’assistenza a tutti i pazienti e ai cittadini che si rivolgono alle strutture sanitarie della Tuscia”.

Con l’occasione, visto l’aumento delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, la Fp Cgil chiede, come detto, “l’estensione del servizio di polizia anche durante l’orario notturno all’interno del Dea di primo livello del presidio ospedaliero di Belcolle e l’istituzione delle postazioni di polizia anche presso i pronto soccorso periferici della Asl di Viterbo”.

Come ultima istanza, l’organizzazione sindacale sollecita la Regione all’erogazione delle somme necessarie al pagamento dell’integrazione per l’indennità art. 107 comma 4 secondo il Ccnl Comparto Sanità 2019-2021, previsto per l’operatività in particolari Uo/servizi, nello specifico destinato agli operatori dei servizi di pronto soccorso” come da oltre un anno è avvenuto in tutte le altre regioni.