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Patto della notte 2.0. La versione rivisitata e corretta, frutto di vari incontri e di una lunga concertazione durata due anni tra Comune e gestori di esercizi pubblici, è stata sottoscritta ieri a Palazzo dei Priori. Ad apporre le firme sul protocollo, alla presenza del prefetto Gennaro Capo, la sindaca Chiara Frontini e i rappresentanti delle associazioni di categoria: il direttore Confartigianato Andrea De Simone, il segretario Cna Attilio Lupidi, il presidente Confesercenti Vincenzo Peparello, il segretario Confimprese Mario Alberti e il vicepresidente Fipe Confcommercio Marco Bevilacqua.
Il nuovo patto è stato illustrato dalla prima cittadina, la quale ha subito posto l’accento sull’elemento di novità: «La prima versione del 2019 era limitata a San Pellegrino, ora invece si estende a tutta la città». Con una modifica strutturale degli orari di chiusura e senza più distinzioni tra le stagioni. Regole che valgono però per gli esercizi che aderiscono al nuovo patto, diversamente restano in vigore le norme più restrittive del precedente.
Per quanto riguarda gli orari: «Fino alle 2 di notte nel fine settimana mentre dalla domenica al giovedì la chiusura è all’una. - ha spiegato la sindaca Frontini - Con l’impegno da parte degli esercenti a ridurre il volume della musica all’esterno del locale dalle ore 24 e a rimodulare i decibel all’interno». Attenzione poi a sicurezza e pulizia. Oltre a limitare l’uso della plastica, i gestori degli esercizi si impegnano a tenere puliti gli spazi davanti ai locali e a predisporre un servizio di sicurezza. Inoltre l’accordo prevede che, durante i festivi e in occasione di eventi, almeno un’attività sia aperta nella zona che va da piazza della Morte a via San Pietro.
Per l’inquilina di Palazzo dei Priori, il patto è «un passo avanti per procedere nel solco di rivitalizzare il centro storico guardando anche alle aspettative delle nuove generazioni, di Viterbo città universitaria. Un accordo che diventa anche elemento di competitività per i giovani nella scelta dell’ateneo e intervento di sicurezza partecipata».
«Un protocollo importante che va nella direzione giusta. - ha sottolineato il prefetto Capo - Il testo richiede a tutti un impegno partecipato sotto i profili dell’ordine e della sicurezza ma punta anche a vivacizzare la città».
Marco Nunzi, consigliere delegato alle attività commerciali e “negoziatore” tra l’amministrazione e gli esercenti, ha evidenziato: «Dobbiamo ragionare sullo sviluppo turistico e commerciale della città che vada di pari passo con la sicurezza. Il patto per la notte si collegherà al nuovo regolamento sui dehors in fase di pubblicazione a breve». Del lungo percorso che ha portato all’accordo siglato ieri ha parlato, a nome di tutte le associazioni firmatarie, Marco Bevilacqua. «Un lavoro di concertazione durato due anni, con momenti di confronto anche aspro, che ha portato a questa nuova versione, più performante rispetto alla prima bozza, del patto della notte che ristabilisce equilibrio ed equità sociale tra le imprese del centro e quelle fuori le mura. Una revisione che va verso il riconoscimento dei pubblici esercizi come presidi di legalità e riferimento degli spazi urbani di sano divertimento, specie all'interno di un centro storico che ha sempre più bisogno di essere rivitalizzato». Bene dunque al nuovo patto ma il vicepresidente di Fipe Confcommercio ammonisce: «Non è un punto di arrivo ma di partenza. Intendiamo proseguire, già dal prossimo anno, con la contrattazione per arrivare il prima possibile al nuovo piano urbanistico commerciale della città».