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La Provincia di Viterbo contraria al progetto di realizzazione di pozzi geotermici esplorativi a Caprarola e non rilascia alla società privata proponente l’autorizzazione al prelievo di acque sotterranee per il raffreddamento delle trivelle. Nella conferenza interna dello scorso 14 marzo, la Provincia è stata infatti chiamata a pronunciarsi in merito alla istanza avanzata dalla società proponente Geothermics Italy srl per il progetto di realizzazione di pozzi esplorativi nel lago di Vico, all’interno del comune di Caprarola in località Piani e Servelli. La società proponeva anche la realizzazione di quattro pozzi per l’estrazione dell’acqua necessaria al raffreddamento delle trivelle con una profondità di circa 130 metri ciascuno. Dal canto suo la Provincia, dopo aver esaminato attentamente la pratica e la documentazione prodotta dalla società, non ha ritenuto di autorizzare il prelievo delle acque sotterranee essendo necessari dati tecnici, quali prove di portata su pozzi già realizzati per accertare con precisione la possibilità di prelievo. Anche con riferimento alle emissioni in atmosfera la Provincia non ritiene che si possa rilasciare la relativa autorizzazione non potendosi allo stato stabilire sia la qualità che la quantità delle potenziali emissioni in atmosfera prodotte dallo stabilimento. Di conseguenza la conferenza dei servizi interni della Provincia non ha ritenuto di autorizzare la società proponente, non essendo quest’ultima stata in grado di produrre dati certi sulle eventuali emissioni. «Siamo contrari al progetto di realizzazione di pozzi geotermici esplorativi a Caprarola sia da un punto di vista tecnico, denotato appunto dalla mancanza di dati certi sulle emissioni in atmosfera, che da un punto di vista amministrativo - commenta il presidente della Provincia Alessandro Romoli - Temiamo infatti che l’impianto possa avere pesanti conseguenze sulla conclamata vocazione agricola e turistica del territorio. Ricordo infatti che a Caprarola viene coltivato uno dei prodotti di maggiore eccellenza della Tuscia, ovvero la nocciola tonda gentile romana Dop, e che si tratta di un comune raggiunto da grandi flussi per la presenza di Palazzo Farnese. Certo di rappresentare la contrarietà di tutti i sindaci della Provincia al progetto in questione, la prossima settimana convocherò il sindaco di Caprarola Angelo Borgna e i primi cittadini dei Comuni confinanti al fine di valutare congiuntamente le iniziative da intraprendere per scongiurare la realizzazione di questi pozzi».