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«Una iniziativa importantissima finanziariamente, mette in campo risorse per 17 milioni di euro, ma che deve anche accelerare il cambiamento con un utilizzo delle risorse mirato a priorità ben chiare».
Con queste parole Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, ha tenuto a battesimo nella sala Regia di Palazzo dei Priori la tappa inaugurale del tour promosso dalla Pisana nei capoluoghi del Lazio.
Con il tavolo, convocato dall'amministrazione comunale, hanno preso il via i lavori sulle strategie territoriali nell'ambito del Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale) 21-27.
«I fondi Pnrr, i progetti di trasformazione urbana e la nuova programmazione europea - ha proseguito la vicepresidente regionale - se coniugati con una buona visione di sviluppo forniscono una grande opportunità di cambiamento completo».
In particolare la Angelilli, rivolta a una platea molto partecipata di imprenditori, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, ha definito «strategico il principio di partecipazione attiva e consapevole al processo decisionale». Come Regione, ha assicurato «siamo qui per dare la massima disponibilità e la massima efficacia al progetto». Un progetto che mette «al centro il rispetto per l’ambiente dà l’idea anche del rispetto per la vocazione e l’identità culturale e storica del territorio. E Viterbo ha tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo della candidatura a capitale europea della Cultura».
Focus sulla rilevanza del percorso partecipativo anche nell’intervento di apertura lavori della sindaca Chiara Frontini.
Plaudendo al metodo di co-progettazione messo in campo dalla Regione ha evidenziato che «il cambiamento può essere strutturale solo se le istituzioni e l’intera comunità di portatori di interessi insieme definiscono la strategia. Inizia oggi un percorso partecipativo che vede un tavolo su cui tutta la città deve salire per essere vincitori nel lungo periodo».
«Tornare all’approccio dal basso verso l’alto, per riportare il Lazio e l'Europa vicini alle istanze dei territori» è stato il tema ripreso anche da Francesca Raimondi della commissione europea, in video collegamento da Bruxelles.
Alla base della scelta di partire con l’iniziativa del percorso di co-progettazione dai capoluoghi motivata dal fatto che «spesso i tempi di attuazione dei processi sui territori sono piuttosto lunghi» ha spiegato Tiziana Petucci dell’autorità di gestione Pr Fesr illustrando i passaggi tecnici.
Analisi delle esigenze di sviluppo di Viterbo nei vari ambiti, raccolta dati per poi individuare le strategie. Che saranno poi valutate collegialmente ad aprile «per capire insieme quella più performante per uno sviluppo integrato».
La Regione metterà a disposizione anche risorse umane attraverso un piano di rafforzamento per competenze specialistiche.
Una prima fotografia dello stato dell’arte per quanto riguarda le debolezze di Viterbo emerse nel raffronto con il dato regionale e con altre città del centro nord è stata fornita da Massimiliano Pacifico, dirigente programmazione e attuazione Fesr Lazio. Dalle differenze da colmare sulla spesa per la sanità, servizi sociali e asili nido al reddito pro capite inferiore ai 15mila euro per il 43% della popolazione, dal tasso di disoccupazione giovanile e femminile superiore al 15% alla mobilità, poco sostenibile, con un elevato numero di auto private: 78 ogni 100 abitanti. E solo il 4% dei veicoli circolanti vanno a metano e Gpl. Bene la qualità dell'aria, la più pulita nel Lazio, in chiaroscuro i dati sull'imprenditoria: oltre il 60% delle imprese a Viterbo sono individuali e soltanto il 3% opera in ambito culturale. Dopo l'intervento di Stefano Peruzzo, dirigente del settore Urbanistica del comune di Viterbo, che ha illustrato lo stato dell'arte degli interventi in corso di attuazione si è tenuta la tavola rotonda, moderata dall'assessore comunale allo Sviluppo economico locale Silvio Franco.
A seguire due tavoli di lavoro tematici per l'ascolto e la raccolta dei contributi da parte dei partner locali. Uno su Ambiente, Mobilità, Servizi digitali, Cultura e Turismo moderato dall'assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne e l’altro su Occupazione, Istruzione, Sviluppo economico, Inclusione sociale moderato da Giulio Curti, responsabile Spazio attivo Viterbo.