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Approvato il bilancio di previsione, il documento più importante per la vita di un’amministrazione, per la Provincia è arrivato il momento di avviare l’iter procedurale in vista dell’appuntamento elettorale di primavera.
In particolare del 17 marzo, giorno della chiamata a raccolta di sindaci e amministratori dei 60 Comuni della Tuscia per la competizione che porterà al rinnovo dei componenti il consiglio provinciale.
Svanita l’eventualità di un ritorno al suffragio popolare, eliminato dalla riforma Delrio insieme ad alcune competenze che erano prerogativa delle Province, anche per questo giro a livello procedurale nulla cambia. Essendo elezioni di secondo livello saranno ancora gli amministratori che si eleggeranno tra di loro.
L’unica novità è costituita dal ritorno di Viterbo nel consiglio di Palazzo Gentili.
Il Comune capoluogo infatti era rimasto orfano di rappresentanti dopo la caduta dell’amministrazione Arena, e la possibilità di esprimere la propria posizione era limitata alla sola partecipazione all'assemblea dei sindaci.
Per quanto riguarda il percorso procedurale, al via da oggi, 21 gennaio, l’iter che precede l'apertura delle urne domenica 17 marzo. Si vota dalle ore 8 alle 20.
Oggi, infatti, con decreto del presidente Alessandro Romoli, saranno avviate le procedure elettorali con la convocazione dei comizi.
Già calendarizzate le date delle tappe degli adempimenti che interessano gli aventi diritto al voto e le liste dei candidati.
Domenica 11 febbraio l’ufficio elettorale provvederà al primo accertamento per quanto riguarda l’elenco degli aventi diritto al voto.
Dal 12 al 14 febbraio dovranno essere fornite tutte le generalità degli aventi diritto al voto. Il 16 febbraio sarà il giorno della prima pubblicazione di sindaci e amministratori che hanno diritto a votare. Le liste dei candidati al ruolo di consigliere dovranno essere presentate dal 25 al 26 febbraio.
Successivamente, dal 28 febbraio al 2 marzo, sarà esaminata la regolarità della documentazione che deve accompagnare le proposte di candidatura.
Le liste con tutti i nomi dei candidati saranno poi pubblicate entro il 9 marzo.
Con le elezioni del 17 marzo si andrà a rinnovare la sola assemblea consiliare, sulla cui composizione definitiva per quanto riguarda i nomi dei consiglieri inciderà poi l'esito delle Comunali di giugno.
Sono 25, poco meno della metà della totalità, i paesi della Tuscia interessati dal rinnovo degli organi amministrativi.
E proprio tra sindaci e consiglieri vengono “pescati” i nomi di coloro che possono candidarsi alle Provinciali. Potrebbe quindi verificarsi il caso che il candidato eletto il 17 marzo come consigliere a Palazzo Gentili non superi poi la prova alle Comunali di giugno.
A quel punto sarà dichiarato decaduto e al suo posto subentrerà il nome successivo della lista.
Insomma, una formazione a tempo. Perché la composizione, a livello di nomi, del consiglio provinciale che uscirà dalle urne potrebbe non essere quella che poi ricoprirà il mandato per i successivi due anni.