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E’ ancora polemica per il parcheggio selvaggio sulle piste ciclabili recentemente realizzate a Viterbo.
Questa volta a sollevare ironia e indignazione è un video, pubblicato sulla pagina facebook Tuscia Love, che ritrae la pista ciclabile di via della Pila completamente adibita a parcheggio macchine.
La Provincia aveva documentato la sosta selvaggia in questo punto specifico fin dai primissimi giorni dopo la realizzazione e, a distanza di mesi, la situazione è andata peggiorando. «Quando incontrai mesi fa l’ex assessore Silvio Franco gli dissi de visu che Viterbo era una città walkable – dice Carlo L. commentando il video del post -. Percorrere la città a piedi e rafforzare i mezzi pubblici, queste sono le 2 priorità. La bicicletta si può usare ma, a mio giudizio, non è fondamentale». «Ma poi, sono mai state ‘collaudate’ ste ciclabili? – si chiede Rosangela I. - Se no, e non c’è divieto di sosta, possono parcheggiare». «Si vede come un’idea stupida ed insensata non può avere un riscontro sensato», dice Elena Z., mentre Claudio se la prende sempre ironicamente con le mamme: «Dai su, davanti le scuole le mamme sono le padrone del mondo, nessuno cambierà l’usanza, hanno sempre fretta».
L’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris commenta approfondendo il tema. «Alcune delle piste ciclabili sono ancora in fase di realizzazione – dice Floris - termineranno nella primavera prossima, una parte invece è conclusa ed è in attesa di collaudo. È evidente che nel momento in cui saranno tutte collaudate e corredate da segnaletica orizzontale e verticale, speriamo tutti che non sia necessaria un’azione repressiva da parte del Comune per fare rispettare le nuove regole». L’assessore ammette, anche se indirettamente, che sia in corso un comportamento poco civile da parte degli utenti della strada viterbesi e rilancia. «I cittadini, come avviene in altre città più virtuose e lungimiranti della nostra, dove già da tempo sono stati realizzati percorsi dedicati per i ciclisti – dice ancora Floris - rispettino le piste ciclabili e, anzi, auspichiamo che siano utilizzate in massa. Chiaramente la morfologia del territorio cittadino non agevola l'utilizzo di biciclette classiche, ma la tecnologia in questo senso ci sta venendo incontro, con gli stessi mezzi dotati di pedalata assistita”. Il futuro prossimo di Viterbo, per l’assessore Stefano Floris, è la tanto osannata smart city. «La nostra può senza dubbio essere considerata una città a 15 minuti – conclude Stefano Floris - e annoverata tra quelle che possiedono le caratteristiche migliori per offrire tutti i servizi al cittadino nell'arco di pochi minuti di camminata e, quindi, a poche pedalate se gli stessi servizi vengono raggiunti in bicicletta. Alcuni dei percorsi sono stati pensati per raccordare tra loro punti strategici della città, come le varie sedi universitarie, per stimolare in questo modo anche i giovani ad utilizzare le due ruote».