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Appello ai sindaci al senso di responsabilità. Un invito, ribadito a più voci, ieri nel corso dell’assemblea dei soci Talete. Un richiamo a «cercare di cooperare per traguardare un obiettivo» giunto non solo dall’amministratore unico Salvatore Genova ma anche dal presidente Egato Alessandro Romoli e da diversi sindaci - presenti fisicamente e da remoto in 29, meno della metà dei Comuni dell’Ato - durante l’assemblea dei soci della spa idrica. «Non mi capacito come un sindaco possa parlare male della società di cui è proprietario - ha stigmatizzato Genova - e non sappia quello che Talete ha fatto in questi 3 anni». Una denuncia che fa riferimento ai continui riferimenti a disservizi, aumenti tariffari e a iniziative, da parte di alcuni degli stessi soci, tese a screditare la spa. E l’effetto, sul piano della credibilità finanziaria, è devastante. «Due avvisi per trovare delle banche a sostegno del piano industriale e sopperire al problema della liquidità sono andate deserte» ha rimarcato Genova. Nonostante la relazione sulla sostenibilità, lanciata per la prima volta quest’anno, veda in pancia della società quasi 70 milioni di investimenti.
È quindi passato a evidenziare le difficoltà che l’azienda deve affrontare, a iniziare dalla spesa di 15 milioni sostenuta per potabilizzare l’acqua. «15 milioni sono un terzo del nostro bilancio» ha incalzato. Costi per gli impianti di potabilizzazione passati negli anni da 9 a 15 milioni, con un trend previsto in ulteriore aumento a seguito dell’ingresso di altri Comuni. Spese che sono state sostenute dalla Regione solo per gli anni 2016 e 2017, e ora ricadono completamente sulle casse di Talete che dovrebbe fare fronte con le bollette. «Arera fa un discorso a livello nazionale, non tiene conto delle peculiarità del nostro territorio che ha un problema di metalli pesanti nell’acqua».
In merito, il vertice di Talete ha chiesto ai sindaci di «portare avanti in maniera compatta la richiesta di calamità naturale» per vedersi riconosciuti i fondi per i problemi congeniti del territorio. «I soci - ha esortato Genova - portino la richiesta di calamità naturale sui tavoli ministeriali, regionali e di Arera».
Altra nota dolente: l’altissimo tasso di morosità. «Talete ha maturato 46 milioni di conguaglio non incassati», situazione che ha portato nelle ultime ore all’emissione di 40mila solleciti bonari di pagamento. La tariffa di Talete, secondo quanto dichiarato dall’amministratore, è sotto la media nazionale e regionale.
Per Ermanno Nicolai, sindaco di Tessennano, «Talete è di proprietà dei Comuni ma c'è chi lavora per crepare la società» e diffida Genova a far entrare altri Comuni che non siano in regola con l’atto di indirizzo dell’Egato con cui sono stati fissati requisiti precisi, tra cui la presenza di impianti a norma «perché alcuni Comuni non hanno né depuratori né sistema fognario». Proposta su cui non concorda Antonio Rizzello, sindaco di Grotte di Castro. Comune, ancora fuori da Talete ma che farà il proprio ingresso entro la metà di questo mese, seguendo i 5 che hanno conferito il loro servizio idrico il 1 novembre: Bagnoregio, Ronciglione, Farnese, Fabrica di Roma, Caprarola. Per Rizzello potrebbe costituire un alibi, usato strumentalmente, facendo il gioco di quei Comuni che si oppongono a entrare in Talete.
Il presidente Romoli ha stigmatizzato come «la presenza di nemmeno la metà dei sindaci all’assemblea dei soci denoti un interesse residuale» ammonendo: «Siamo in una fase di estrema difficoltà, se la società fallisce i sindaci non ne uscirebbero indenni, si creerebbero ricadute sull’equilibrio finanziario dei Comuni». E a fronte proprio della solita ventina di amministratori che presenziano puntualmente alle assemblee dei soci ha chiesto la sospensione della riunione per riaggiornarla a martedì alle ore 10 «e, non da remoto, i sindaci dovrebbero essere tutti presenti fisicamente in aula». Martedì si andrà all’approvazione della relazione semestrale mentre ieri, ultimo giorno utile, l’assemblea ha dato il via libera a due polizze di fideiussione, una da 58mila euro e l’altra da 65mila.