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Vittorio Sgarbi sta diventando una presenza costante nell’aula consiliare di Palazzo dei Priori. Almeno questa settimana, in cui ha partecipato ai due consigli in calendario. Per il futuro si vedrà. Anche perché, in riferimento alle sue numerose assenze, ha chiaramente lasciato intendere che essendo «un assessore senza portafoglio» una sua presenza costante alle assemblee consiliari non è essenziale.
Ma quando è presente i suoi interventi sono sempre destinati a provocare reazioni. Come nel caso della suggestione di coniugare devozione e benessere.
Intervenendo in merito a un’interrogazione del consigliere d’opposizione Marco Bruzziches sull’opportunità da parte del Comune di acquistare o costruire un capannone per ospitare le Macchine di Santa Rosa - attualmente depositate in due magazzini, il cui affitto pesa sulle casse comunali per 48mila euro l’anno - Sgarbi ha suggerito di realizzare «un museo vero e proprio disegnato da un architetto di grido, magari una struttura in legno, nei pressi delle terme del Paliano». Il critico d’arte ha infatti dichiarato di essere rimasto «colpito per la bellezza dei luoghi».
Per poi aggiungere che «la suggestione di realizzare il museo della Macchina di Santa Rosa sarebbe un’operazione importante sia per l’Unesco che in prospettiva della candidatura di Viterbo a capitale europea della Cultura». E per le risorse necessarie «la mia idea sarebbe chiedere contributi alle fondazioni».
Sgarbi ha poi ampliato il discorso ribadendo la sua nota contrarietà agli impianti delle rinnovabili.
«Come assessore alla Bellezza ho intenzione di andare in Procura (parola che ha provocato risatine nervose in aula, visti i recenti fatti sul caso Bruzziches e su cui sono in corso indagini ndr.) per denunciare il parco degli orrori che invade il percorso tra Tuscania e Montalto» invitando i sindaci ad associarsi alla sua denuncia «per interrompere una tragedia che avrà impatto su Viterbo e tutta la Tuscia e sulla candidatura a capitale europea 2033. Stiamo distruggendo uno dei paesaggi più belli».
In apertura dei lavori del consiglio, la sindaca Chiara Frontini ha aggiornato l’assemblea sull’incontro tenuto poco prima in Prefettura sulle attività del comitato Ordine e sicurezza in merito alle attività in essere per la bonifica del residuato bellico.
Ha fatto seguito poi una raffica di interrogazioni, tra cui quella del capogruppo Pd Alvaro Ricci che ha chiesto lumi sull’appalto del verde pubblico.
«Sono in corso le procedure per il nuovo bando, che in parte sarà ad affidamento diretto. La scadenza naturale dell’attuale sarebbe stata in estate ma avendo dovuto chiedere più interventi di quelli previsti forse terminerà in primavera».
Discorso a parte per il diserbo stradale per il quale sono stati stanziati circa 200mila euro. «Contiamo - ha affermato la sindaca - di affrontare la stagione primaverile con un buon decoro».
Bruzziches ha inoltre interrogato l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne sul nuovo regolamento dei dehors, che non è stato ancora portato in commissione. E non ci arriverà prima «della fine del mese di aprile perché - ha spiegato l’assessore - vorremmo fare almeno altri due passaggi di confronto con le associazioni di categoria». A cui «è stata recapitata la prima bozza del regolamento, poi emendata sulla base delle loro istanze» ha argomentato, aggiungendo inoltre che a seguito degli incontri già avvenuti «si sta ragionando, in materia di regolamento del commercio, su possibili agevolazioni da concedere qualora le attività commerciali insistenti nella stessa piazza presentino un unico progetto».