San Pellegrino in fiore, il quartiere medievale si prepara a indossare il vestito florovivaistico per il tradizionale appuntamento dei primi di maggio. Un “abito” che quest’anno sarà cucito su misura dall’architetto Lorenzo Porciani, il cui progetto si era classificato al secondo posto nel concorso di idee del 2024. L’amministrazione Frontini ha, infatti, scelto la modalità dello scorrimento di graduatoria per affidare l'incarico invece di procedere a un nuovo concorso. Proposta progettuale che sarà comunque aggiornata dall’ideatore per tenere in considerazione le mutate esigenze legate al maggior afflusso di persone previsto per l'anno giubilare.
Importo di spesa, preventivato, decisamente molto più contenuto rispetto alle somme dello scorso anno: 180mila euro. Nel dettaglio l’importo massimo stabilito per le voci economiche dei vari servizi richiesti: 7000 euro per la progettazione esecutiva degli allestimenti di arredo urbano florovivaistico e 6mila per la direzione lavori, da espletare nei giorni previsti per l’allestimento e nei giorni necessari per lo smontaggio dell’arredo urbano, nonché l’attività di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione; 4400 euro per la predisposizione del piano di sicurezza dell’evento; 1500 euro per la realizzazione del mercato florovivaistico, anche attraverso l’affidamento di incarico ad operatore economico specializzato nel settore. Quindi realizzazione degli allestimenti florovivaistici, promozione dell’iniziativa, approntamento delle misure di sicurezza previste nel relativo piano di Safety & Security e di quant’altro necessario per la buona riuscita dell’evento, prevedendo a tal fine la spesa massima di 161.100 euro. La tradizionale kermesse di fiori e piante si svolgerà dal 1 al 4 maggio - montaggio degli allestimenti dal 28 aprile 2025 e smontaggio il 5 maggio, fino ad avvenuto ripristino dei luoghi - e interesserà piazza San Lorenzo, via San Lorenzo, piazza della Morte, via Pietra del Pesce, via Macel Maggiore, piazza San Carluccio, via San Pellegrino, piazza Scacciaricci e piazza San Pellegrino.
“L’edizione 2024 di San Pellegrino in Fiore ha riscosso un notevole successo di pubblico, numerosi sono stati i turisti che hanno affollato le strade del centro storico - si legge nella delibera di giunta datata 13 marzo che prosegue evidenziando come la manifestazione rappresenti “una chiara occasione di promozione e sviluppo della città, giacché attraverso la realizzazione di allestimenti florovivaistici all’interno dello scenario del quartiere medievale, caratterizzato da scorci suggestivi e dall’austero colore del peperino, mira a valorizzare il patrimonio storico-artistico di Viterbo, a promuoverne l’immagine e ad attrarre turisti e appassionati”. Nelle premesse viene sottolineato che “il centro storico e, in particolare, il quartiere medievale costituiscono parte integrante dell’identità cittadina e che le iniziative di valorizzazione, fruizione e comunicazione di San Pellegrino, se organizzate in modalità coerente con la vocazione storica e culturale del quartiere, sono in grado di promuovere a livello nazionale la città e la sua immagine” e in virtù di tutto ciò “è intenzione di questa amministrazione mettere in atto tutte le iniziative tese a promuovere l’immagine culturale della città, recuperando le tradizioni e le iniziative che nel corso del tempo hanno veicolato un’immagine della città coerente con tale finalità”.
E la manifestazione San Pellegrino in fiore è sicuramente uno degli eventi tradizionali che, fin dal 1987, attraggono turisti a Viterbo. Dopo uno stop durato 4 anni, dal 2020 al 2023, il marchio dell'iniziativa è stato ceduto dall'omonimo ente autonomo al Comune che, dallo scorso anno, provvede in maniera diretta all’organizzazione dell'evento.