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I nuovi impianti di rifiuti nella Tuscia dovranno stare a 3000 metri di distanza dagli edifici sensibili e a 300 metri dalle colture di pregio.
Lo prevede il piano provinciale di gestione dei rifiuti approvato all’unanimità dall’ultimo Consiglio che ora passerà al vaglio della Regione per l’approvazione finale. Si tratta del passaggio conclusivo di un iter iniziato con Nocchi presidente e proseguito con il voto della proposta a ottobre 2022. In quell’occasione la Provincia approvò uno schema di piano riservandosi di verificare la fattibilità di una mappatura che tenesse conto delle fasce di rispetto dalle strutture sensibili. Confrontandosi poi con esperti del Cnr, si è verificato che il lavoro sarebbe stato enorme e che si sarebbe fatta una mappatura con il rischio di essere modificata anche nel brevissimo periodo. A questo punto lo schema approvato nel 2022 è stato integrato con ulteriori tavole nelle quali sono indicate le strutture sensibili rispetto alle quali eventuali nuovi impianti di gestione dei rifiuti nella Tuscia dovranno mantenersi a una distanza di 3000 metri.
Il piano provinciale ha tenuto conto di quello regionale ma ha aggiunto criteri di maggior tutela, legati alle sue caratteristiche, all’esistenza di campagne e di culture di pregio. Vincoli che non si applicano agli impianti già esistenti in sede di rinnovo. L’approvazione finale, come detto, spetta alla Regione.