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Il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, muove il primo passo. Lunedì, infatti, si è tenuto il primo incontro tra il Comune di Viterbo e il team tecnico che si occuperà dell’elaborazione del piano, un gruppo guidato dalla società TPS pro s.r.l., una società di Bologna specializzata in trasporti e mobilità urbana sostenibile e che in passato ha redatto, tra l’altro, il Pums del capoluogo emiliano.
«Trasporto pubblico, traffico, mezzi alternativi e molto altro in una programmazione che è tra le più strategiche per una città imbottigliata nelle code e con 78 auto ogni 100 abitanti», ha annunciato la sindaca Chiara Frontini sui suoi canali social. L’azienda dovrà fissare i paletti del piano della mobilità, un progetto di studio che all’amministrazione comunale costerà poco meno di 100mila euro.
La sindaca ha fatto sapere che nelle prossime settimane si terranno incontri coi cittadini per discutere del tema, ma anche «rilevazioni del traffico, azioni di miglioramento e nuove infrastrutture per una città più sostenibile, moderna e che mette qualità della vita, umanità e relazioni al centro del proprio sistema urbano».
L’assessore Aronne, nelle scorse settimane, aveva detto che «con il Pums, l’arrivo di bus elettrici e con la convenzione con La Sapienza per il piano di recupero del centro storico, la città continuerà ad aggiornarsi, smettendo di rimanere indietro per quanto riguarda la mobilità urbana»