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«Un pollaio a cielo aperto», copyright Luisa Ciambella.
La consigliera di Per il Bene Comune ha usato questa immagine martedì in aula durante l’interrogazione rivolta all'assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris sulla recinzione che dai primi di dicembre insiste su una porzione di piazza del Comune. Recinzione che non presenta il regolare cartello per indicare il tipo di lavori da eseguire in quell’area. Intervento che tra l’altro non è ancora stato avviato.
«Inibita la piazza nel periodo delle festività natalizie senza motivazione esplicita» ha rimarcato Ciambella evidenziando anche il danno arrecato ai commercianti della zona e in termini di fruibilità della piazza a viterbesi e visitatori. Il posizionamento del recinto infatti ha determinato lo spostamento delle iniziative di Natale al Sacrario lasciando ad abbellire piazza del Comune delle «diapositive sfocate».
«Non c’è il cartello - ha spiegato Floris - perché quella non è ancora area di cantiere. La recinzione è stata installata in via propedeutica per le indagini archeologiche richieste dalla Soprintendenza prima dell’avvio dei lavori. Il cantiere avrebbe dovuto aprire i primi di dicembre, poi l’attacco hacker al sistema informatico ha rallentato tutte le procedure».
Secondo l’assessore «probabilmente lunedì mattina si inizierà a sollevare il basolato per procedere all’indagine archeologica».
I tempi però non tornano alla capogruppo di Per il Bene Comune. «Il “pollaio” è stato recintato il 5 dicembre prima del black out informatico, avvenuto l’8» ha sottolineato ricordando anche di aver richiesto di «procrastinare i lavori sulla piazza a dopo Natale».
Per Floris dato che l’avvio del cantiere era previsto per gennaio «si è cercato di guadagnare un paio di settimane, posizionando a dicembre la recinzione per l’indagine richiesta dalla Soprintendenza. Tra fine luglio e agosto la piazza si deve lasciare libera per Santa Rosa».
E comunque secondo l’assessore la presenza del “pollaio” non ha «inficiato il successo del Natale che è stato palese».
La replica di Floris non ha convinto Luisa Ciambella che ha chiesto di avere una risposta scritta sulle date in cui sono stati contrattualizzati l'incarico all'archeologo e i lavori alla ditta individuata e anche quando «con certezza» inizierà l’intervento di sistemazione della piazza.
Sotto “interrogazione” anche l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne.
La consigliera del Pd Lina Delle Monache ha chiesto lumi sullo stato dell’arte in merito alla palestra di Santa Barbara, con particolare riferimento agli allacci delle utenze.
«Siamo in dirittura d’arrivo. Entro una decina di giorni - ha affermato l’assessore - la ditta incaricata installerà la cassetta per l'allaccio Enel. E per un impianto spento dal 2012 mi sembra già un bel risultato».
Gli allacci per le utenze di acqua e gas invece sono già a posto.
Dopo il collaudo si procederà all'inaugurazione della struttura e successivamente sarà pubblicato l’avviso per la manifestazione d’interesse.
La palestra, secondo gli intenti dell’amministrazione, «deve diventare un centro di aggregazione sportiva per quell’area in cui insistono vari impianti sportivi all’aperto. Un luogo di incontro per i giovani dove si fa cultura dello sport»
Aronne ha tenuto a sottolineare anche «una caratteristica interessante: l’accessibilità totale per i disabili».
La consigliera dem ha tentato di sapere qualcosa di più sul tipo di utilizzo della struttura che sarà previsto nella manifestazione di interesse. Aronne un po’ glissando ha risposto che «si terrà conto del regolamento per la gestione degli impianti sportivi e del codice etico» per poi concludere: «La didattica sportiva sarà la stella polare con la quale, per me, sarà affidato quell’impianto».
Una chiara indicazione quindi a chi fosse interessato alla manifestazione d’interesse per gestire, più che una palestra, un centro di aggregazione sportiva.