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Mercatino di Natale, la bestia nera di Silvio Franco. Il periodo natalizio non sembra portare fortuna all'assessore comunale.
Dopo il flop dello scorso anno, anche questo 2023 non pare annunciarsi sotto i migliori auspici.
Il tentativo di riqualificare il mercatino di Natale, che l’anno scorso si è risolto con la totale scomparsa del tradizionale appuntamento, sembra destinato a un nuovo fallimento. Niente casette, ambite per dare un'allure più attraente all'evento, e a quanto pare però neanche i tanto vituperati tendoni utilizzati negli ultimi anni. Per quanto riguarda le prime, ben due le manifestazioni d’interesse per l’acquisto o il noleggio che sono andate deserte a fronte di uno stanziamento di 65mila euro da parte del Comune.
Nel secondo caso invece si è riproposto il copione già vissuto lo scorso Natale.
Con gli operatori mercatali che, oltre a non apprezzare il “trasloco” su via Marconi, rimarcano una serie di difficoltà - sia in tema di tempistiche che di costi onerosi - e che li vedrebbe già in cammino con le loro bancarelle verso altre città.
Perché il Natale arriva a dicembre ma per esporre ai mercatini gli ambulanti devono prenotare per tempo, almeno due-tre mesi prima.
A certificare l’addio alle casette, e di conseguenza al mercatino natalizio, la decisione della giunta di disimpegnare i 195mila euro complessivi spalmati sui bilanci di 3 anni: 65mila per quest’anno e altrettanti per il 2024 e il 2025.
Per risorse che tornano nella disponibilità del Comune, altre vengono impegnate per integrare e promuovere iniziative per il periodo natalizio a Viterbo e nelle frazioni.
In città l’importo massimo presunto è di 135.000 euro, comprensivo di Iva.
Totale che comprende i costi di una serie di iniziative: 20mila euro per la filodiffusione nelle vie e piazze del centro storico e proiezioni su edifici; 25mila sono destinati al noleggio del tradizionale albero di Natale, di almeno 12 metri, che quest’anno sarà posizionato al Sacrario - a seguito dei lavori in piazza del Comune - alla base del quale sarà allestita un’aiuola ornamentale, alla realizzazione del presepe all’interno del giardino di Palazzo dei Priori e al noleggio di un albero di Natale, 6-8 metri, che sarà posizionato a La Quercia.
La somma più rilevante, 90mila euro, è invece destinata alle attività di animazione - attori e artisti di strada, giochi di luce, laboratori per bambini, cinema all'aperto, attrazioni legate a Babbo Natale - che per l’intero periodo natalizio allieteranno il centro città.
Per quanto riguarda le frazioni sono previsti rimborsi per le spese sostenute per luminarie, installazioni luminose all’aperto e attività di animazione, con l'esclusione di iniziative di carattere enogastronomico.
L'assegnazione del sostegno economico pone come condizione la presentazione di progetti condivisi tra le Pro loco e le altre realtà del luogo.
Rimborsi, il cui ammontare massimo, corrisponde a 13mila euro per la Pro loco di Bagnaia; 5000 per quella di Roccalvecce e altrettanti S. Angelo di Roccalvecce; 25mila per la Pro loco di Grotte Santo Stefano (Montecalvello, Vallebona, Fastello) e 18.500 euro alla Pro loco di San Martino al Cimino, in cui sono comprese anche le iniziative su Tobia