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L’assunto, secondo cui i tempi della burocrazia sono biblici, trova piena conferma nella vicenda emersa a Palazzo dei Priori ieri, durante la riunione della seconda commissione consiliare. All’ordine del giorno il riconoscimento di un debito fuori bilancio per poco più di 3.600 euro. Cifra che corrisponde alle spese di lite, che il Comune dovrà pagare a seguito di una sentenza del Tar. Dietro la somma esigua si cela però una storia di ‘oblio’ burocratico quanto mai emblematica. La vicenda riguarda i lavori per il collegamento del semianello tangenziale, dal ponte sulla strada Capretta al quartiere Ellera. A ricostruire l’iter, sia burocratico che giudiziale, il dirigente del settore Lavori pubblici Luca Cosimi in aula insieme all’assessore Stefano Floris.
«Nel 1989 - ha riassunto il dirigente - venne aperta la procedura amministrativa con l'avvio degli espropri dei terreni su cui è stato realizzato il semianello».
L’impasse nasce dalla mancata definizione delle procedure d’esproprio che, all’epoca, non vennero avviate dalla Regione.
A sollevare il velo sulla questione, il ricorso presentato al Tar nel 2014 dall’attuale proprietà di uno dei terreni sottoposti a esproprio. Oggetto del ricorso proprio il mancato avvio della procedura di acquisizione del possedimento. Il tribunale amministrativo ha definito l'iter nel 2020 e con la sentenza del 2024 ha dato ragione al proprietario, condannando il Comune al pagamento delle spese processuali. Il Tar inoltre ha decretato che il Comune si attivi, fissando anche la tempistica, per definire la procedura d'esproprio. Entro 180 giorni. «Sono stati predisposti gli atti amministrativi per procedere - ha dichiarato Cosimi - Abbiamo tempo sei mesi per versare l'importo e concludere la procedura».
Altrimenti il terreno dovrebbe essere riconsegnato ai proprietari.
Un’alternativa però impossibile da praticare, visto che il tratto di collegamento del semianello è già percorso dalle auto. E la vicenda potrebbe avere ulteriori ripercussioni, perché il timore espresso dal dirigente Cosimi è che possano esistere altre situazioni analoghe da sanare.