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Accettata la candidatura di Viterbo. Non si tratta di una nomination politica né di quella a capitale europea della Cultura, percorso che si prefigura quanto mai lungo e complesso.
Diversi nei mesi scorsi gli accenni al traguardo che l’amministrazione Frontini si poneva e che ora ha raggiunto: l’ingresso del Comune capoluogo nell’associazione europea delle città storiche termali.
A darne notizia, con evidente soddisfazione, la prima cittadina.
«La candidatura di Viterbo per entrare a far parte della prestigiosa European Historical Thermal Town Association (Ehtta) - Associazione Europea delle città storiche termali - è stata accettata e dal 1 gennaio siamo ufficialmente membri».
L’inquilina di Palazzo dei Priori sottolinea l’importanza del riconoscimento «frutto di un anno di lavoro per costruire e sostenere la candidatura» e tiene a specificare che «le uniche altre città italiane membro dell’associazione sono Acqui, Castrocaro, Montecatini, Montegrotto, Salsomaggiore e Telese, tutte stazioni termali di primaria importanza a livello nazionale. In Europa, siamo insieme a Bath, Budapest, Vichy, Baden Baden, Spa e altre celebri destinazioni del benessere».
«E’ un passo di portata storica - evidenzia Chiara Frontini - che ci mette in rete con le principali mete del turismo termale italiano ed europeo e che rappresenta un nuova base per promuovere la nostra città a livello internazionale».
Formalmente quindi, a livello europeo, Viterbo è adesso riconosciuta come città storica termale. Un tassello importante nella promozione del turismo termale, il punto ora è far diventare il capoluogo città termale a tutti gli effetti non soltanto sulla carta.
Ma cos’è l’Ehtta? Quali sono le finalità dell'associazione, che fa parte dell’Itinerario culturale del consiglio d’Europa?
Ogni anno, nel mese di ottobre, la “rete” celebra la cultura e il patrimonio delle città termali aderenti promuovendo la Giornata europea del Patrimonio termale. L’evento che viene ospitato ogni anno in una città diversa, tra quelle riconosciute Ehtta, si sviluppa su diverse giornate con un programma declinato in convegni, iniziative e visite guidate non solo ai siti termali ma anche al patrimonio storico e monumentale della città ospitante.
Inoltre l’associazione europea delle Città storiche termali da un paio di anni ha ampliato il proprio raggio di azione con l’organizzazione del congresso internazionale del turismo termale.
L’ultimo, tenutosi lo scorso novembre in Francia, ha visto la partecipazione dell’Unwto - l’organizzazione mondiale del turismo, agenzia specializzata dell’Onu - e la presenza di 400 delegati provenienti da oltre 20 Paesi di tutto il mondo.
L’auspicio è che Viterbo, ora che ha ottenuto il “passaporto” europeo, riesca finalmente a sviluppare e concretizzare tutte le potenzialità della grande risorsa termale di cui dispone.