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Prevenire il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’appalto del primo stralcio del completamento della trasversale Orte – Civitavecchia. A questo scopo questa mattina è stato firmato a Viterbo un protocollo d’intesa tra il prefetto, Antonio Cananà, il rappresentante dell’Anas, Maria Dolores Rucci, e il Commissario straordinario per il completamento della Strada Statale 675, Ilaria Maria Coppa.
Presenti anche il questore di Viterbo, Fausto Vinci, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, Massimo Friano e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Carlo Pasquali.
«L’opera, attesa da tempo nel Viterbese e non solo nel Viterbese, rappresenta un importante veicolo di sviluppo delle potenzialità dell’economia della Tuscia - ha commentato il Prefetto Antonio Cananà - Si tratta di un’infrastruttura di rilevanza strategica per il nostro territorio. Anche per questo, la sua realizzazione va preservata da fenomeni di illegalità che possono essere stimolati dagli elevati importi e dalla filiera degli interventi che ne discenderà".
“Un sentito ringraziamento va al Commissario Ilaria Maria Coppa - ha concluso il Prefetto - per la professionalità e tenacia con cui ha portato avanti il defatigante iter progettuale e amministrativo dei lavori in questione».
Quanto ai contenuti, il protocollo prevede, in relazione all’appalto in questione, un regime di controlli rinforzato rispetto a quelli ordinari previsti dalla normativa anticorruzione e antimafia.
Tra gli aspetti salienti del documento, vi è l’istituzione di una Cabina di regia presso la Prefettura di Viterbo, deputata ad effettuare un monitoraggio congiunto e una valutazione complessiva della situazione e delle specifiche problematiche di rilievo emergenti di volta in volta. Alla Cabina di regia parteciperanno, oltreché i soggetti sottoscrittori del protocollo, le forze di polizia e tutti gli altri soggetti che la Prefettura riterrà di individuare in relazione alle caratteristiche dell’intervento.
Inoltre, è prevista l’istituzione, sempre presso la Prefettura, di un “Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera” con il compito di prevenire e contrastare le possibili infiltrazioni criminali nelle procedure di reclutamento dei lavoratori. Il Tavolo sarà presieduto da un funzionario della carriera prefettizia e composto dai rappresentanti dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’Anas e delle organizzazioni sindacali.
Si segnala, inoltre, l’attivazione di una banca dati informatica, costituita, implementata e gestita dall’Anas e alimentata, per sua delega, dall’impresa aggiudicataria dell’appalto, in cui confluiranno i dati relativi ai soggetti che interverranno a qualunque titolo nella progettazione o nella realizzazione dell’opera. Tali dati saranno costantemente a disposizione delle Forze di polizia, del Gruppo Interforze Antimafia operante presso la Prefettura e degli altri soggetti istituzionali legittimati alle attività di monitoraggio e verifica.
Il protocollo, infine, prevede tutta una serie di
obblighi “rinforzati” in capo all’impresa aggiudicataria, alla cui inosservanza sono collegate l’irrogazione di sanzioni e, nelle ipotesi più gravi, anche la risoluzione del contratto.Il Protocollo sarà esecutivo dal giorno successivo alla sottoscrizione, ma per apprezzarne in pieno l’importanza e l’efficacia occorrerà attendere l’individuazione del soggetto aggiudicatario dell’appalto.