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Per anni ha denigrato su facebook il sindaco di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli muovendo le accuse più assurde. G.T., queste le sue iniziali, è stato nuovamente condannato per diffamazione dal tribunale di Viterbo. Questa vicenda risale al gennaio 2016 ed è solo l'ultima di una lunga serie che ha visto G.T. passare molte volte per le aule giudiziarie viterbesi imputato del reato di diffamazione. Quel giorno, infatti, per l’ennesima volta ha pubblicato su un gruppo facebook un post indirizzato al sindaco di Bassano in Teverina nel quale lo accusava di aver coperto per anni alcuni casi di abuso edilizio in collaborazione con due dipendenti comunali.
Proprio per ristabilire la propria onorabilità politica e personale, considerando anche il fatto che questa tipologia di accusa diffamatoria veniva mossa con continuità da anni, il sindaco Romoli ha deciso di querelare G.T. e di costituirsi parte civile al conseguente processo.
Durante il procedimento penale, il giudice Roberto Migno ha riconosciuto G.T. responsabile del reato di diffamazione. La sentenza è del 13 luglio 2023. Nel testo si legge che “non vi sono dubbi” sul “contenuto diffamatorio” del post “essendo stati attribuiti anche una serie di fatti, anche penalmente rilevanti alle persone offese nell’esercizio delle funzioni pubbliche, come non vi sono dubbi in ordine all’ipotesi aggravata, raggiungendo la pubblicazione, come contestata, una pluralità di soggetti”.
Il giudice Migno - fa sapere l’amministrazione comunale - ha inoltre riconosciuto che le considerazioni che hanno portato a quest’ultima sentenza “vanno anche arricchite dalla circostanza che l’autore delle condotte è già stato condannato con sentenza passata in cosa giudicata per le pubblicazioni fatte nella stessa bacheca”. G.T. è stato dunque condannato al pagamento di una pena di 2mila euro di multa, oltre alle spese processuali, e al riconoscimento di 2mila 500 euro a favore di ognuna delle due parti civili. Il diffamatore è stato inoltre condannato al pagamento di 1900 euro in favore della parte civile per le spese di costituzione e difesa.
Soddisfatto dell’esito del processo il sindaco Alessandro Romoli. «Ancora una volta la giustizia ha fatto il suo corso e ristabilito la mia onorabilità politica e quella dei miei collaboratori», ha commentato il primo cittadino.