LADISPOLI - «Inaccettabile la mancanza di acqua che si è verificata» lunedì sera. L'incontro tra palazzo Falcone e tecnici di Acea Ato2 dove sono stati snoccialati i vari problemi relativi al servizio idrico (a cominciare proprio dai rubinetti a secco durante le ore serali e nel week end) non ha sortito alcun effetto. Nonostante le rassicurazioni della Spa di avviare una "mappatura" delle problematiche per poter aggiustare il tiro - come spiegato dal sindaco Grando durante l'ultimo consiglio comunale - i rubinetti continuano a restare a secco e l'acqua, per i ladispolani, continua a essere un miraggio. Ultimo disservizio, in ordine di tempo, lunedì sera. A far infuriare ancor di più l'amministrazione comunale, la mancanza di comunicazioni da parte di Acea Ato2. «Rammarica constatare che Acea era perfettamente a conoscenza di tutte le criticità che si sarebbero verificate nel periodo estivo - tuona il primo cittadino ladispolano - Criticità che erano già state ampiamente da noi preannunciate nei mesi scorsi. Inoltre in questo ultimo periodo sia io che il consigliere Moretti, insieme allo staff tecnico del Comune abbiamo incontrato incontrato più volte Acea con lo scopo di esaminare, prevenire e risolvere tutte le criticità evidenziate. Pretendiamo per i cittadini di Ladispoli un servizio idrico efficiente, ben diverso da quello attuale». Parole dure quelle del primo cittadino anche nella missiva inviata alla stessa Spa dove torna a ribadire che «Acea debba assicurare un servizio di uno standard qualitativo che al momento, purtroppo, è ancora lontano da quello descritto nella carta dei servizi e che restituisca ai cittadini di Ladispoli che pagano oggi tariffe più che doppie rispetto al passato, la certezza della disponibilità della risorsa idrica in qualunque periodo dell'anno». Il primo cittadino invita dunque la Spa «ad intervenire nei tempi più brevi, per mettere riparo ai problemi contingenti, e sulla programmazione degli impegni che porteranno alla definitiva soluzione dei problemi strutturali dei nostri impianti».

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