TOLFA - In tanti hanno voluto porgere l'estremo saluto al compianto Antonio Filabozzi. Domenica pomeriggio, presso il Santuario della Madonna della Sughera, don Giovanni Demeterca ha celebrato il funerale di Antonio Filabozzi alla presenza di tante autorità: sono stati presenti la sindaca di Tolfa Stefania Bentivoglio, la vicesindaca Laura Pennesi, gli altri amministratori comunali e quelli dell'Università Agraria, il deputato Alessandro Battilocchio, le autorità militari, il gruppo di Prociv di Tolfa e rappresentanti dei gruppi di Prociv e Aeopc del comprensorio, rappresentanti della Croce Rossa e dell'Adamo e di tutte le associazioni del paese.

Tutti si sono stretti intirno a Marco, unico figlio di Antonio. Toccanti le parole di Franco Fochetti (l'amico di una vita di Antonio) che sono state lette in chiesa da Sara la figlia dell'altro amico di Antonio, Italo Ciambella. "Per parlare di te, dovrei scrivere un romanzo. Caro amico, sei stato compagno di tutta la mia vita nella musica nel dolore nella gioia abbiamo combattuto mille battaglie, ma quella più grande l’abbiamo persa. Ti ricorderò sempre nella gioia dei momenti passati insieme, ma anche di quelli con le lacrime agli occhi. Sarai sempre nelle mie preghiere. Rimarrai sempre nel mio cuore accanto alle persone che non ci sono più. Ciao Antonio, riposa in pace".

Apprezzata da tutti l'opera di don Giovanni Demeterca, già parroco di Tolfa e presidente del Tribunale ecclesiastico di Civitavecchia che da tantissimi anni conosceva Antonio e ha condiviso con lui tanti momenti.

"C'è qualcosa che non manca di stupirci nella vita di Antonio, è l'amore per il prossimo, l'amore per la comunità di Tolfa, l'altro al centro della vita. Egli ci ha lasciato un ricordo incancellabile di sapienza, i cui frutti sono ben presenti nel tessuto della nostro comprensorio - ha evidenziato don Giovanni Demeterca nella sua omelia - la sua vita è stata dedicata con altruismo ad un servizio di fraternità, per una causa nobile, senza risparmiarsi, che possiamo definire una pennellata di umanità intensa, delicata e indimenticabile. Da dove gli veniva la forza di spendersi per gli altri? Da Dio, dalla sua fede, da un senso di dovere cristiano e civico, in cui ognuno è chiamato a fare la sua parte, ad essere come diceva Santa Madre Teresa di Calcutta, una goccia nel mare. Antonio sapeva percepire le fragilità di tanti fratelli e sorelle e intuire l'esigenza di prendersi cura di loro, accoglierli, andare incontro alle loro attese, sogni, progetti di vita, tendere la mano, e tutto ciò lo ha vissuto come una missione, che lo rendeva generoso, attento, curioso, entusiasta; sapeva andare incontro allo smarrimento, alla solitudine e alle paure di chi era nel bisogno, sapeva stare dalla parte dei più vulnerabili. Abbiamo ammirato il suo impegno silenzioso ma fecondo. Egli ha avuto una carica interiore di amore, di passione per il Vangelo e per gli altri. Antonio era un uomo di dialogo, sapeva discutere ed elaborare evidenze ed esperienze per garantire con empatia, a persone e comunità, risposte alle domande di bisogno. Dal dialogo con Antonio si tornava a casa rigenerati e arricchiti. Con lui abbiamo condiviso scenari e prospettive ideali, ma anche progetti fatti di concretezza e di solidarietà. Il dono maggiore che lui ci ha fatto è stata la sua testimonianza e il suo esempio di fede e di carità. Ci piace pensare che la vostra presenza qui è frutto del vostro affetto, gratitudine e preghiera per lui. Antonio è stato un segno di speranza, un volto amico, che non si è mai arreso alle difficoltà della vita, un vero amico che ti conquistava col sorriso e lo sguardo sereno, ma soprattutto con la sua generosità, coraggio e disponibilità. Antonio ha fatto l'esperienza di una malattia grave e tante sono state le persone che gli hanno fatto sentire il calore dell'amicizia e il sostegno della preghiera, trasmettendogli la consapevolezza di quanto e come Tolfa, aveva ancora bisogno di lui, e di quanto gli era grata. Il nostro ringraziamento va al figlio Marco. Sii orgoglioso Marco del tuo papà, persona meravigliosa, stimata e voluta bene da tutto il popolo tolfetano, che ora passa il testimone a te, e egli è stato la tua fonte di ispirazione e di forza, per i valori che ti ha insegnato e per lesempio che ti ha dato. Abbiamo sentito che un filo diretto ci teneva vincolati ad Antonio sperando nel miracolo della guarigione. Oggi vogliamo parlare a Gesù della nostra riconoscenza per Antonio che ha avuto un rapporto intenso e profondo con la nostra comunità. Antonio ci ha insegnato che l'unica medicina valida per tutti i bisogni è l'amore, l'amicizia, la fede, la speranza. L'amore di Dio, e l'amore degli uni per gli altri, è la risposta a tutto. Grazie Antonio, ti affidiamo a Dio perché tu possa vivere per sempre nella compagna dei santi in attesa della risurrezione con Cristo ad una vita di luce.

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