«Siamo state aggredite da un branco di ragazzi, si chiedevano se fossimo donne o trans. Il più grande avrà avuto vent'anni. 10 uomini su due ragazze in mezzo a una piazza piena di gente: nessuno ha detto mezza parola né è intervenuto». A denunciare sui social quanto accaduto a lei e all’amica Alessia, entrambe transgender, durante la festa del vino a Castiglione in Teverina, è Giulia, 28enne viterbese. Il fatto sarebbe avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Sulla vicenda anche l’Arcigay di Viterbo: «Stando a quanto appreso, il branco di giovani ragazzi avrebbe prima fatto apprezzamenti alle ragazze per poi passare ad aggredirle solo dopo aver scoperto la loro identità di genere. Si tratta quindi, stando a quanto reso noto, di un chiaro episodio di violenza transfobica che non può essere considerato e quindi derubricato quale una semplice lite. Come Arcigay Viterbo - prosegue l’associazione - ci siamo subito messi in contatto con le vittime della violenza, fornendo tutto il supporto necessario. Ci auguriamo che gli autori della vile aggressione vengano identificati al più presto».

Per l’associazione: « Questa escalation di violenza nei confronti delle persone Lgbt+ è un evidente segnale di degenerazione sociale e di un'inarrestabile spirale di odio che sta dilagando alimentata da una chiara narrazione politica che guarda alle diversità come un pericolo e non come una ricchezza».