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LADISPOLI – Giorni di segnalazioni dall’area del Messico per la presenza di sostanze bianche su un prato. In molti hanno pensato ad interventi fai-da-te per avvelenare i topi, un po' come avvenuto in queste settimane nella frazione etrusca di Campo di Mare dove un cane dopo essere stato intossicato è stato salvato miracolosamente da polizia e zoofile. In questo caso più che di bustine si è trattato di “ovatta” che comunque è stata visionata dai volontari delle ecozoofile intervenute nel piccolo parco pubblico i cui cancelli sono stati chiusi subito dopo. «Le segnalazioni arrivate parlano di presunto "topicida" nell'area di sgamba mento dei cani – è quanto scritto da Fareambiente Ladispoli sulla propria pagina Facebook - al nostro arrivo abbiamo trovato questa "ovatta". Per non incorrere in nessun tipo di problema per gli animali che frequentano l'area, è stato necessario chiuderla momentaneamente. Forse è soltanto un cagnolone che giocando con un pallone di spugna lo ha rotto, quindi cerchiamo di non fare allarmismo parlando di veleno. Abbiamo già sentito l'ufficio igiene urbana che manderà al più presto la ditta per bonificare l'area».
Un gatto invece sarebbe stato avvelenato in un’altra zona della città ed è stato portato dal veterinario per le cure del caso.
Cresce l’allarme dei possessori di cani e gatti per via di un fenomeno sempre più diffuso: quello di piazzare bustine velenose per uccidere i topi che di conseguenza però possono essere ingerite dagli animali domestici.
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