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FIUMICINO - La questione della seconda antenna a Focene, ha suscitato non poche polemiche.
Ora il sindaco Mario Baccini fa chiarezzatramite una relazione dettagliata in merito alla procedura di istanza: «Per quanto riguarda l’impianto di telefonia mobile sito in via delle Fissurelle in località Focene proponente Inwit s.p.a. per l’istanza è stata presentata al SUAP in data 27/09/2023 con la procedura dell’istanza unica ai sensi dell’art. 43 , 44 e 49 del d.lgs 259/03 come modificato dal codice delle comunicazioni europeo e dalla legge 20 maggio 2022 n. 51 come modificato dall’art 18.
Che in base all’art. 90 del dlgs 259/2003 tali impianti sono considerati opere di pubblica utilità ed ai sensi degli art. 87 87 bis e 88 sono assimilati alle opere di urbanizzazione primaria. In data 02/10/2023 è stata richiesta la convocazione della Conferenza di Servizi. Contestualmente sono stati acquisiti i pareri favorevoli degli enti competenti in particolare: parere Arpa Lazio, parere ENAV in data 08/01/2024 ed infine in data 13/02/2024 il parere favorevole dell’Enac.
In data 20/02/2024 – prosegue il sindaco – la società procedente ha comunicato l’avvenuta Autorizzazione unica ai sensi dell’art. 44 del D.lgs 259/03 come modificato dal D.lgs 207/21. Premesso quanto sopra si evidenzia che questa Amministrazione è subentrata in una situazione gravemente deficitaria per quanto riguarda la gestione delle antenne telefoniche. Si è dovuto prendere atto, infatti, che già nel 2022, con due sentenze gemelle, il TAR LAZIO ROMA ha annullato in parte il vigente regolamento comunale – proprio nella parte in cui il dirigente allora competente aveva espresso il parere di non regolarità tecnica – privando così l’Ente della possibilità di inibire l’installazione in prossimità dei siti precedentemente classificati come sensibili e di dettare criteri preferenziali di localizzazione.
La nuova Amministrazione è già al lavoro per rimediare all’inerzia dei precedenti amministratori – assicura il Sindaco – che nulla hanno fatto per rettificare le illegittimità regolamentari censurate dal TAR. A breve sarà presentato in Consiglio il nuovo regolamento, emendato dagli errori avallati dalla precedente Amministrazione, che doterà gli uffici degli strumenti necessari per poter dialogare con i gestori del servizio di telefonia senza doverne subire le scelte.
Al tempo stesso l’Amministrazione è al lavoro per predisporre il nuovo Piano Antenne con cui individuare preventivamente le aree comunali in cui collocare le antenne al fine di incamerare i canoni dovuti dai gestori del servizio di telefonica e destinarli a misure compensative utili a minimizzare le immissioni. Si sono già avviati i contatti con alcune società dotate di comprovata esperienza nella redazione dei piani e regolamenti per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile. (Polab srl).
Inoltre sarà coinvolta anche l’ARPA in modo strutturale al fine di monitorare costantemente le immissioni degli impianti esistenti e intimare la messa in sicurezza o la rimozione a quanti risulteranno non a norma e garantire la tutela della salute pubblica a termine di legge. Pertanto sarà cura di questa Amministrazione procedere alla messa in atto di tutti gli adempimenti per garantire il rispetto delle norme vigenti in materia di localizzazione degli impianti di telefonia mobile, oltre a procedere con il monitoraggio dei campi elettromagnetici finalizzato alla verifica del rispetto dei limiti di esposizione previsti dalla normativa statale avvalendosi come già detto dell’ARPA attraverso la predisposizione di specifici accordi».
«Inoltre si sta valutando di mettere in atto anche ulteriori misurazioni del possibile inquinamento elettromagnetico con l’obiettivo di portare a conoscenza della cittadinanza l’effettivo impatto di tale fenomeno, con l’obiettivo di attuare un controllo sulle emissioni di tutti gli impianti presenti e futuri, finalizzato a garantire una continua informazione a tutta la cittadinanza nel rispetto dei principi di trasparenza – conclude il Primo cittadino -. Tutto ciò al fine di consentire a questa amministrazione di gestire le future installazioni di tali impianti limitandone gli impatti e favorendo scelte ubicative limitate a siti comunali. Insomma pianificare le future localizzazione attraverso strumenti che impediranno ai gestori di decidere autonomamente prevedendo nuove localizzazione, ove necessarie, solo dopo una condivisa concertazione con l’Amministrazione comunale».
La questione delle antenne era stata sollevata dall’opposizione quando Ezio Di Gensio Pagliuca, Barbara Bonanni e Angelo Petrillo lamentavano la «poca trasparenza dell’Amministrazione. Apprendiamo che un altro ripetitore è in fase di costruzione - spiegavano in un comunicato -, sempre a Focene e senza che i cittadini ne siano stati informati. Questa è solo l’ultima dimostrazione di una trasparenza carente che ha caratterizzato da quasi un anno l’operato dell’Amministrazione. 11 mesi di sole menzogne di cui ormai siamo abituati – concludevano Chiediamo anche agli assessori competenti di esprimersi»
A tali dichiarazioni aveva già replicato Francesca De Pascali della Lista civica Crescere Insieme, che parlava di una protesta su «una regolamentazione non approvata da noi.
Il Comune è dotato di un piano antenne che è stato emanato dalla prima Amministrazione Montino nel 2015 – spiegava De Pascali -. Nel 2020, quando è stata installata la prima antenna a Focene, Baccini e Severini chiesero una Commissione trasparenza per verificare che ci fossero i presupposti per l’installazione. Ai fini legali la legge nazionale lo permette e, durante la Commissione trasparenza, l’attuale opposizione tirò fuori la legge Gasparri per dimostrare che era tutto nella norma».
Ora il sindaco Baccini, con la relazione esposta, ha cercato di fare ancora più chiarezza sulla questione.