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«Siamo ai ritocchi. E’ quasi ultimata».
A parlare è Raffaele Ascenzi, ideatore di Dies Natalis, la nuova Macchina di Santa Rosa che debutterà la sera del 3 settembre e la cui realizzazione è affidata all’impresa Fiorillo.
Un tandem Ascenzi-Fiorillo già ampiamente collaudato con Gloria.
E proprio grazie alle capacità, alla maestria e all’esperienza maturata i Fiorillo, il padre Vincenzo e il figlio Mirco, sono riusciti nell'impresa di costruire nell'arco di 150 giorni, in una corsa contro il tempo, l’imponente e maestosa struttura che, insieme ai diversi “quadri” con figure a grandezza naturale, caratterizza la nuova creazione architettonica di Ascenzi.
Un’anteprima, seppur parziale, di Dies Natalis è stata visibile a tutti coloro che all'alba del 7 luglio hanno assistito alla prova del traliccio.
Ora si attende il 3 settembre per il debutto ufficiale. Ma ancor prima, tra meno di una decina di giorni, le varie componenti di Dies Natalis caricate sui camion percorreranno il tragitto che dal capannone dei Fiorillo le porterà a San Sisto, dove nella giornata del 21 agosto saranno assemblate.
Essendo Dies Natalis un progetto nuovo, alcune peculiarità che erano a corollario di Gloria non ci saranno più. Come spiega Raffaele Ascenzi: «Non credo ci saranno i bigliettini che la gente lasciava presso il santuario, e che poi venivano inseriti nella Macchina, perché fanno parte di Gloria».
«Dies Natalis - prosegue - è ancora più spirituale di Gloria. Tutti i contenuti sono espressi sopra la nuova Macchina».
«Dies Natalis ha proprio il corpo della Santa durante la sua resurrezione, quindi è evidente tutto quanto all'interno delle architetture, delle allegorie di questa macchina perciò non credo che porteremo le preghiere sulle spalle dei facchini ma rimarranno in chiesa» dichiara, invitando comunque «tutti i fedeli a continuare a scriverle per lasciarle dalla Santa».
E un’altra tradizione che “va in pensione” con Gloria è la fiaccola della solidarietà e dell’amicizia Lux Rosae, evento ideato da Rodolfo Valentino.
«Ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per garantire la fiaccola anche su Dies Natalis - rivela Ascenzi - Avevo anche in mente come progettarla per la nuova Macchina, perché la precedente era studiata per armonizzarsi con le forme di Gloria. Poi però, a quanto mi risulta, l’associazione ha deciso di prendersi un anno sabbatico. Ho spinto moltissimo affinché l’iniziativa accompagnasse anche questo nuovo progetto ma il direttivo ha preferito soprassedere quest’anno per proporsi poi magari per il 2025».
«Io comunque - chiosa Raffaele Ascenzi - la fiaccola che può innestarsi su Dies Natalis l’ho già ideata».
E, nonostante il periodo agostano ancora vacanziero, a Viterbo dal 21 agosto con l’assemblaggio di Dies Natalis a San Sisto si respirerà ancor di più l’atmosfera di Santa Rosa.