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Ha preso il via la scorsa settimana la terza fase dei lavori di potenziamento, riqualificazione e ampliamento delpronto soccorso di Belcolle. L’obiettivo è consegnare, entro l’inizio della stagione invernale.
Gli importanti interventi che stanno interessando l’ospedale viterbese sono finanziati dai Fondi per il Giubileo, così come due altri fondamentali lavori in corso a Belcolle che riguardano la stessa area di emergenza urgenza: la realizzazione del nuovo reparto di Radiologia interventistica e la creazione del nuovo sito per la risonanza magnetica che sarà raddoppiata, rispetto all’attuale.
Per quanto riguarda il Pronto soccorso, il progetto prevede un netto potenziamento delle capacità ricettive del presidio, tra l’altro con una riqualificazione generale dell’attuale struttura e con un’area di attesa rinnovata e ingrandita con un bancone triage e registrazione da tre postazioni di lavoro, più tre box per la prima visita dei pazienti.
All’interno del reparto, gli spazi dedicati ai codici rossi, gialli e differibili con servizi inclusi, verranno riorganizzati ottimizzando le aree esistenti. In adiacenza all’area d’attesa barellati verrà realizzato un sistema per quattro posti di Breve osservazione. Infine, le attuali radiologia con la sala Tac e il telecomandato saranno potenziate con una ulteriore sala comandi e con uno spazio dedicato all’attesa di fronte alle sale esami.
La fase di avanzamento dei lavori che inizia in questi giorni comporterà una temporanea rimodulazione del servizio, prevedendo, tra l’altro, l’attivazione del modulo Operamed e l’individuazione di nuovi spazi per ospitare parenti e caregiver dei pazienti rispetto agli attuali.
«Gli altri due interventi in corso a Belcolle – spiega il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – riguardano la realizzazione di un nuovo sito di risonanza magnetica e del nuovo reparto di Radiologia vascolare ed interventistica. Il primo garantirà alla provincia di Viterbo la presenza di due sale esami indipendenti dotate di risonanze di ultima generazione, per garantire la continuità assistenziale e per migliorare i tempi di attesa. Il secondo - psiega Bianconi - prevede la realizzazione di due nuove sale interventistiche in un nuovo ambiente dedicato e completo di idonei locali di servizio destinati a operatori e pazienti, in una posizione di stretta contiguità con i servizi critici della piastra tecnologica del medesimo piano, al fine di garantire il trattamento delle patologie tempo dipendenti secondo i più qualificati standard propri di centro Utn di II livello, così come previsto dalla Programmazione della rete ospedaliera 2024 -2026».
Il reparto sarà, infatti, dotato di due sale interventistiche, raddoppiando anche in questo caso l’attuale offerta aziendale, e di tecnologie di ultimissima generazione, appropriate per la gestione delle procedure assistenziali in regime di elevata sicurezza ed efficacia. A questi interventi, va aggiunto il potenziamento, strutturale e strumentale, della sala di backup di Emodinamica, che è diventata una sala ad alto contenuto tecnologico, aprendo ulteriori prospettive di apertura e di utilizzo per altre branche cardiologiche presenti in ospedale.
«In queste settimane oggettivamente complesse, da un punto di vista organizzativo – conclude il commissario straordinario della Asl –, il mio ringraziamento, e quello della direzione strategica, va innanzitutto agli operatori sanitari, a partire da coloro che operano in Pronto soccorso, e a tutto il team tecnico della nostra azienda, per la collaborazione, la disponibilità e la professionalità che stanno mettendo in campo per ridurre al massimo gli inevitabili disagi per l’utenza, per i quali ci scusiamo. Tuttavia, abbiamo voluto sfruttare pienamente la grande occasione legata all’utilizzo dei fondi per il Giubileo, con l’obiettivo di porre rimedio a delle annose criticità strutturali, di migliorare e implementare alcuni servizi strategici per l’azienda e, complessivamente, incrementando il livello della qualità delle prestazioni erogate, in un’ottica di crescita costante di Belcolle, oltre che di tutta la rete ospedaliera aziendale».