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«Il reparto di Medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo, dove oggi mi sono recata in visita, è un punto di riferimento per tutta la sanità penitenziaria del Lazio».
Lo ha detto Luisa Regimenti, assessore al personale, alla sicurezza urbana, alla polizia locale della Regione Lazio.
« Non mancano le criticità - ha aggiunto - come la carenza di personale sanitario e la difficoltà nel gestire i soggetti in attesa della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza - Rems. Al direttore sanitario facente funzioni, il dottore Antonio Rizzotto, e al direttore di Medicina protetta e delle Malattie infettive, il dottore Giulio Starnini, ho manifestato tutto il sostegno della Regione Lazio nell’impegno al diritto alle cure dei detenuti e nel miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori».
Secondo l’assessore Regimenti, «il modello di gestione dei detenuti, con un piano di presa in carico personalizzata, è sicuramente un sistema da valorizzare e potenziare, così come auspico che i posti letto possano essere implementati dai dieci attuali. Coinvolgeremo la struttura di Medicina protetta nel tavolo interistituzionale per la stesura di un piano regionale di prevenzione dei suicidi. Per la giunta Rocca . ha concluso l’assessore Regimenti - l’attenzione alle condizioni di detenzione, il potenziamento dei programmi per il reinserimento sociale e la garanzia del diritto alle cure dei detenuti rappresentano una priorità».