CIVITAVECCHIA – Bollette Acea sempre più salate mentre lo sportello fisico è aperto solo due volte al mese e i cittadini sono preoccupati. L’allarme era stato lanciato questa estate e se inizialmente l’amministrazione comunale aveva rassicurato la popolazione parlando di un adeguamento tariffario contenuto, i numeri sulle fatture raccontano un’altra storia: un utente – e non è certo l'unico - ha segnalato che la sua bolletta è passata da 30 a 57 euro, con 18 euro destinati ai costi di depurazione.

Il problema si era già manifestato nei mesi scorsi, quando il sindaco Marco Piendibene, dopo un incontro con Acea, aveva spiegato che l’aumento era dovuto alla presa in carico dell’ultima parte del depuratore comunale da parte della società idrica a partire dal 31 gennaio 2024. Questo passaggio ha comportato un adeguamento delle tariffe che, secondo l’amministrazione, avrebbe inciso per una percentuale massima del 300% su una cifra inizialmente molto bassa.

Tuttavia, spiegavano dal Pincio, il vero problema sembrava essere il conguaglio inserito nelle bollette che aveva fatto lievitare i costi ben oltre le previsioni ma il conto resta salato per i cittadini che devono fare i conti non solo tariffe più alte ma anche con i disagi legati alla difficoltà di comunicare con la spa. Acea, infatti, aveva promesso una maggiore presenza sul territorio, con l’apertura di un punto di assistenza in città per gestire le richieste e risolvere le criticità. Inizialmente, lo sportello doveva essere aperto tre giorni a settimana, garantendo ai cittadini un contatto diretto con l’azienda. Ma come segnalato da un cittadino lo sportello di Civitavecchia, situato in via Barbaranelli 10, è invece attualmente aperto solo il primo e il terzo venerdì del mese, limitando di fatto la possibilità di accesso per chi ha bisogno di chiarimenti o assistenza sulle bollette. I cittadini sono delusi e preoccupati.

La speranza di un servizio più efficiente e di costi contenuti sembra essere svanita, certo i tempi di intervento sulle perdite sono nettamente migliorati e gli investimenti sulla rete sono importanti ma resta il problema di bollette piuttosto salate e delle difficoltà a ottenere risposte in tempi rapidi. Intanto, si attende una nuova presa di posizione dell’amministrazione comunale per capire se verranno adottate misure per mitigare l’impatto di questi rincari o quantomeno se sia possibile tornare a garantire quei tre giorni settimanali di apertura dell’info point promessi in modo da poter facilitare il dialogo tra la spa capitolina e l’utenz.

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